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Ferrara. Castello estense (foto Daniela Durissini) |
Il castello estense di Ferrara fu commissionato da Nicolò II d'Este all'architetto di corte Bartolino da Novara, nel 1385, a seguito di una rivolta popolare che aveva fatto temere il peggio al marchese ed alla sua famiglia. Bartolino era figlio d'arte, il padre infatti era il Maestro Giovanni da Novara, all'epoca piuttosto noto nella sua città, ed era stato assunto da Nicolò II almeno dalla seconda metà degli anni '60 del secolo XIV. Lo stesso marchese, evidentemente contento della collaborazione, l'aveva "prestato" ai Gonzaga per la realizzazione del castello di San Giorgio, a Mantova, nel quale la mano di Bartolino è evidente.
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Ferrara. Castello estense. Porta (foto Daniela Durissini) |
I lavori a Ferrara iniziarono a fine settembre del 1385, nel giorno di San Michele, santo guerriero al quale l'edificio fu dedicato, partendo dalla duecentesca torre dei Leoni, che venne collegata da possenti mura ad altre tre torri, formando così un quadrilatero, circondato da un fossato. Interessante la realizzazione della Via coperta, che univa la parte militare del castello alla residenza, oggi palazzo municipale, particolarità che doveva rivelarsi essenziale quasi un secolo più tardi (1476), quando, grazie ad essa, Eleonora d'Aragona, moglie di Ercole d'Este, si salvò rifugiandovisi, nel corso di una rivolta popolare innescata da Niccolò d'Este, figlio di Leonello, erede legittimo della casata, per l'ottenimento del potere sulla città. Niccolò fu sconfitto ed ucciso ma da allora la famiglia decise di stabilire la sua residenza nel castello, che fu arricchito sia dal punto di vista architettonico che da quello artistico. Ercole I, del resto, si dedicò ad una completa trasformazione della città, operata dall'architetto Biagio Rossetti, e la sua corte, divenne un imprtantissimo centro culturale ed artistico del Rinascimento.
Il castello fu più volte rimaneggiato ed ulteriormente ampliato già a partire dal secolo successivo.