L'edificio che per ampiezza ed originalità caratterizza il centro storico di Urbino è senza dubbio il palazzo ducale, anche se il suo lato più noto e particolare, cioè la facciata dei torricini, è rivolto verso l'esterno dell'abitato. Il palazzo rappresenta assai bene il momento di grande potenza della famiglia dei Montefeltro, raggiunto sotto Federico che, grazie all'acquisizione di nuovi territori, già dei Malatesta, aveva potuto garantirsi le entrate sufficienti a far erigere un palazzo di grande impatto architettonico e, nello stesso tempo, di metter mano alla riorganizzazione urbana dell'intero abitato.
Dall'originale dimora fatta edificare da Antonio da Montefeltro, nonno di Federico, il primo della famiglia a stabilirsi accanto al duomo, si passò ad un ulteriore edificio voluto dal figlio Guidantonio, finché Federico, uomo colto e raffinato, amante delle belle arti e mecenate, decise di unire i due palazzi e di costruirne uno unico e magnifico che sottolineasse il suo potere ma anche la sua cultura e la sua visione del futuro.
Per primo fu chiamato l'architetto Maso di Bartolomeo che progettò l'unione dei due palazzi originali (1444), quindi il dalmata Luciano Laurana, che diede la svolta alla costruzione, e che ideò la facciata dei torricini, ed infine Francesco di Giorgio Martini che completò il palazzo. Di grande interesse, proprio su questa facciata, il segno evidente del passaggio di mano tra i due grandi architetti rinascimentali, nell'impostazione dei balconi dei due ultimi piani.
Urbino. Palazzo Ducale (foto Daniela Durissini)
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