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lunedì 25 settembre 2017

Max Mallowan e Agatha Christie a Nimrud



Max Mallowan e Agatha Christie a Nimrud


Un archeologo è il marito migliore che una donna possa avere: più lei invecchia, più lui la troverà interessante” (Agatha Christie)



Le recenti distruzioni perpetrate dall'Isis nel Vicino Oriente, hanno coinvolto anche la zona di Nimrud, in Iraq, sistuata a sud di Ninive, sul fiume Tigri, dove lavorò, negli anni '50 del secolo scorso Max Mallowan, noto archeologo inglese, secondo marito della scrittrice Agatha Christie. I due si erano incontrati a Ur molti anni prima quando il giovane archeologo (aveva allora 26 anni) lavorava sul sito archeologico assieme a Leonard Wolley, e lei, già matura e nota scrittrice, stava compiendo un lungo viaggio verso Bagdad, in gran parte in treno, che le ispirò il romanzo “Assassinio sull'Orient Express”.
Mallowan fu il primo studioso ad effettuare una campagna di scavo nella zona dopo che vi aveva lavorato Austen Henry Layard, alla metà del secolo XIX. Sotto la sua direzione vennero effettuati a Nimrud gli scavi che portarono alla luce parte dell'acropoli, delle mura e del palazzo reale. In quel periodo lui e la moglie, che sul soggiorno mesopotamico scrisse “Come, Tell me how you live” (1946), vissero a Nimrud. I risultati di queste campagne di scavo furono pubblicati nel volume di Mallowan “Nimrud and its Remains”.


Nimrud. Palazzo. Rilievo raffigurante Ashurnasirpal II  (Louvre)

Max Mallowan, che con gli anni divenne un archeologo notissimo, lavorò anche in altri siti iracheni. Innanzitutto a Ninive (odierna Mosul), con Reginald Campbell Thompson, prima che gli venisse affidata la direzione delle campagne effettuate in collaborazione con il British Museum (che conserva una notevole parte di reperti) e la British School of Archaeology in Iraq, ma indubbiamente i successi maggiori li ebbe proprio a Nimrud dove effettuò ritrovamenti di grande importanza per la storia della Mesopotamia.


Nimrud. Rilievo raffigurante Ashurnasirpal con una divinità alata (LACMA)

Quando l'Isis prese possesso di Nimrud, distrusse parte del suo patrimonio archeologico ma anche la casa dov'erano vissuti Max Mallowan e Agatha Christie, che conservava ancora il mobilio originale ed in tempo di pace era una nota meta turistica. Un libro della scrittrice è ambientato proprio in queste zone: “Murder in Mesopotamia”, tradotto in italiano con il titolo “Non c'è più scampo”.


⇒(click)La distruzione della casa di Agatha Christie a Nimrud / The destruction of Agatha Christie's house in Nimrud (video - italian)



⇒(clik) In the ruins of an Iraqi city, memories of Agatha Christie (english)




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