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martedì 26 gennaio 2021

Arti e Architetture. Il castello di Duino


Castello di Duino (foto Daniela Durissini)

Il castello di Duino fu fatto erigere dalla famiglia Walsee alla fine del XIV secolo, accanto ai ruderi del primo maniero, risalente a tre secoli addietro. Ugone di Duino, ultimo membro della famiglia che occupava il vecchio castello, aveva ottenuto nel 1389, due anni prima di morire, dal duca Alberto d'Austria, il permesso di costruire una nuova residenza, più ampia, vicino alla prima e sui resti di un'antica torre romana. Dopo il 1391 i lavori iniziati da Ugone furono proseguiti e portati a termine dai Walsee, che avevano ereditato l'edificio in quanto parenti della moglie. Questa famiglia tenne il castello fino al 1472, anno in cui divenne possedimento imperiale. Nel 1509 fu concesso alla famiglia Hofer e passò quindi ai della Torre, grazie al matrimonio tra la figlia di Mathias Hofer e Raimondo della Torre Valsassina. Sempre attraverso un matrimonio passò, nel 1783, agli Hoenlohe, e quindi, ancora mediante un matrimonio, alla famiglia Thurn und Taxis, attuale proprietaria del maniero. Gravemente danneggiato nel corso del primo conflitto mondiale, il castello venne restaurato e, negli anni 1945-54, fu occupato dal comando militare inglese. 
Ciò che rimane oggi del castello, reso in parte visitabile dalla famiglia propietaria, è assai diverso dalla costruzione originaria, rimaneggiata nel XVII secolo. 
L'acceso al castello è costituito da una delle torri che rinforzavano la cinta che difendeva il borgo, sorto, nei secoli, attorno alla rocca. 
All'interno, ci si può muovere tra diciotto sale, alcune delle quali videro la presenza di artisti famosi, come Franz Liszt, che suonò il fortepiano del 1810 sistemato in una di esse, Johann Strauss, Paul Valery, Gabriele D'Annunzio. Celebratissima la visita (1912), che si protrasse piuttosto a lungo, di Rainer Maria Rilke, che qui compose la prima delle sue Elegie duinesi.
Splendida la scala elicoidale, opera dell'architetto Andrea Palladio.
La piccola chiesa annessa al castello, intitolata allo Spirito Santo, fu edificata sui resti di un'edificio precedente e consacrata nel 1543. Ricostruita nel XVIII secolo è stata restaurata nella seconda metà del XIX.  

►Daniela Durissini, Carlo Nicotra, Guida agli itinerari architettonico-ambientali del Carso Triestino, Trieste, Lint, 1989. 



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