Aquileia. Domus di Tito Macro (foto Daniela Durissini) |
La domus che si vuole abitata da Tito Macro, in base al ritrovamento di un oggetto recante questo nome inciso, è una delle più grandi dimore di epoca romana rinvenute nell'Italia settentrionale. Alcuni scavi furono effettuati sul posto già negli anni '50 dello scorso secolo e le indagni sono state ripese e completate di recente dal Dipartimento dei Beni culturali dell' Università di Padova, unitamente alla Fondazione Aquileia. Si è potuto accertare così che la domus, costruita nel I secolo a.C. fu abitata, per un periodo piuttosto lungo, fino al VI secolo d.C., e fu più volte ampliata e rimaneggiata.
Aquileia. Domus di Tito Macro e resti dell'asse viario lastricato (foto Daniela Durissini) |
Aquileia. Domus di Tito Macro (foto Daniela Durissini) |
Le imponenti dimensioni della casa, compresa tra due assi viari lastricati, e collocata in uno degli isolati meridionali della città, dal quale provengono dei pavimenti musivi di assoluto valore artistico, oggi conservati presso il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, hanno convinto la Fondazione ad intraprendere un restauro dell'edificato ed a costruire una tettoia in legno che ricalca e ricopre l'intero perimetro dell'edificio, distribuito attorno ad un vasto cortile centrale. In questo modo il visitatore può percepire la forma e la funzione dei diversi ambienti e dell'intero complesso, che comprende anche alcune botteghe.