H. Daumier, Don Chisciotte e Ronzinante |
José Maria Arguedas, grande autore peruviano, non molto conosciuto e poco letto, nel suo complesso, ultimo lavoro, peraltro incompiuto, El zorro de arriba y el zorro de abajo, pubblicato postumo, nel 1971, entra in aperta polemica con Carlos Fuentes e, di più, con Julio Cortazar. Quest'ultimo, in particolare, sosteneva la scrittura come professione, mentra Arguedas pensa che questo possa nuocere alla libertà dell'autore ed in definitiva, alla spontaneità. A questo proposito elenca alcuni autori che, secondo lui, possono dirsi professionisti, tra cui inserisce Neruda e, tra i classici, Molière, mentre tra quelli che non lo sono e che lui ammira maggiormente mette Marquez e.....Cervantes. Arguedas pensava senz'altro al suo universo letterario, fatto di storie magnifiche ispirate dalle leggende degli indios andini, ed è per questo motivo che mette sullo stesso piano, oltre a sé stesso, Marquez e Cervantes, autori che hanno nutrito le loro opere con la cultura e con la fantasia, traendo ispirazione dai racconti popolari e dai classici. Ma per elaborare opere di questo tipo è evidente che l'autore devve sentirsi, ma soprattutto essere, libero.
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