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martedì 22 ottobre 2019

I protagonisti. L'architettura di Luisa Morassi Bernardis

Luisa Morassi Bernardis

Elvira Luisa Morassi, sposata Bernardis, nata a Gorizia nel 1903, è stata la prima donna a laurearsi in architettura al Politecnico di Milano, nel 1928.
Ancor prima di conseguire la laurea aveva iniziato a lavorare nello studio dell'architetto Piero Portaluppi (1888-1967), suo docente all'università e, in seguito, collaborò per diverso tempo con l'architetto Gio Ponti, che le affidava soprattutto la progettazione di arredamento di interni, ma del quale lei, pur attenendovisi, non condivideva lo stile, considerandolo molto personale. 
Trasferitasi per un periodo a Parigi, venne a contatto con un ambiente culturale molto vivace, dove incontrò diversi corregionali, tra cui il pittore e fotografo Veno Pillon, e dove poté conoscere le ultime tendenze dell'arte e dell'architettura. Rientrata a Gorizia le venne affidata dall'associazione delle Piccole Industrie la gestione della Bottega d'Arte, un locale sito in centro città in cui, periodicamente, si organizzavano delle mostre di artigianato locale. Questo lavoro le diede molte soddisfazioni e le procurò diversi riconoscimenti. I primi anni '30 furono per lei molto proficui. Nella sua città incontrò e si confrontò con l'architetto Max Fabiani ed il pittore e poeta Sofronio Pocarini, espose i suoi lavori in diverse occasioni, ottenendo un buon successo e, nel 1933, ricevette a Bruxelles la medaglia d'oro come miglior progettista europea d'arredamento ed interni. Partecipò alla V Triennale milanese (Arti decorative ed industriali e architettura moderna) con l'arredamento della "Casa media" ed in quell'occasione ricevette la medaglia d'argento. 
Dopo sposata ed a seguito della nascita di due figli, ridusse la propria attività lavorativa, senza tuttavia abbandonarla. Al contrario, progettò gli arredamenti della Cappella mortuaria del cimitero di Gorizia, quelli della Biblioteca dell'Ospedale psichiatrico, curò la sistemazione di una salone della Provincia e di una sala della Camera di Commercio. Nel frattempo fu nominata responsabile dei laboratori del legno della Scuola d'Arte (1944), incarico che mantenne fino agli anni '70. 
Morì a Gorizia, quasi centenaria, nel 2002. 






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