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martedì 8 marzo 2022

Ambiente e territori. Carl Junker e l'acquedotto di Aurisina

Aurisina. vedetta Liburnia (foto Daniela Durissini)
Nel fitto bosco, alle spalle del paese di Aurisina, ormai quasi occultata dagli alberi che le sono cresciuti attorno, si trova la Vedetta Liburnia, ex torre piezometrica dell'acquedotto che un tempo serviva la sottostante ferrovia. L'edificio fu progettato dall'architetto austriaco Carl Junker e realizzato negli anni 1854-56, ed allora era del tutto libero dal bosco e spiccava sul Costone carsico. Il suo utilizzo come torre di carico, consentiva di mantenere l'acqua, derivante dalle sorgenti di Aurisina, ad una pressione costante. L'architetto, che aveva lavorato con altri alla realizzazione del canale di Suez, e che si sarebbe dedicato poi alla progettazione del Castello di Miramare, commissionato nel 1856, ritenne che, pur trattandosi di un edificio di servizio, non vi si dovesse trascurare la parte estetica che, infatti, è alquanto singolare e lo è vieppiù se la si immagina isolata, come allora. La costruzione, di forma circolare, fu realizzata interamente in blocchi di pietra calcarea squadrati. Il varco principale, ad arco, profilato in mattoni, dà accesso all'interno. La struttura è caratterizzata da una serie di archetti pensili che, in alto, chiudono la costruzione, sormontata da una balaustra in pietra. Nel 1985 la torre venne restaurata a spese del CAI di Fiume. Dalla cima della Vedetta il panorama è grandioso, e va dai monti al mare. Purtroppo però nel 1987, fu gravemente e ripetutamente danneggiata e venne chiusa. 

► Daniela Durissini, Carlo Nicotra, Guida agli itinerari architettonico-ambientali del Carso Triestino, Trieste, Lint, 1989


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