Menologio di Basilio II. Mosè |
Il
menologio è una raccolta di testi liturgici, in 12 libri,
corrispondenti ai mesi dell'anno, in uso presso la chiesa ortodossa.
Vi sono illustrate le vite dei santi, le cui ricorrenze cadono nei
rispettivi mesi.
Il
menologio composto per l'imperatore Basilio II (976-1025) da Simone
Metafraste è la più antica opera di questo genere finora
conosciuta, oltre ad essere un capolavoro dell'arte bizantina, ed è
conservato presso la Biblioteca Vaticana.
Interessanti
le vicende che lo portarono a Roma. In possesso di un avvocato
genovese, a Costantinopoli nel XIV secolo, arrivò nelle mani di
Ludovico Sforza, duca di Milano e poi entrò in possesso della
famiglia Sfondrati, un membro della quale, Nicolò, salì al soglio
pontificio nel 1590 con il nome di Gregorio XIV. Alla sua morte il
libro fu ereditato dal nipote del pontefice, Paolo, cardinale di S.
Cecilia, il quale lo donò al papa Paolo V che lo fece inserire nelle
collezioni della Biblioteca Vaticana, dov'è tuttora conservato.
Il
codice membranaceo, incompleto, presenta delle straordinarie
miniature, eseguite da più artisti, che illustrano fatti della vita
dei santi. I titoli sono in onciale, mentre la scrittura del testo
che descrive la vita dei santi, è una minuscola con elementi
onciali. In molti casi il testo non è coerente con la
rappresentazione e, in diverse miniature, sono state apportate delle
correzioni, forse per far coincidere lo scritto con l'immagine. Lo
specchio di scrittura è praticamente coincidente con lo spazio
dedicato alla miniatura.
Menologio di Basilio II. Sant'Antonino e la chiesa di Apamea |
L'osservazione
attenta delle immagini restituisce particolari assai interessanti,
come possono essere ad esempio le caratteristiche architettoniche di
alcuni edifici come quelle della chiesa, che Sant'Antonino di Apamea
sta edificando e che coincide con le forme tipiche delle chiese di
Siria, o come quelle della chiesa di Efeso, dove vengono trasportate
le reliquie di San Timoteo,
Menologio di Basilio II. San Timoteo |
molto simile a quella dei Santi Apostoli
di Costantinopoli, dove viene trasportato il corpo di San Crisostomo.
In effetti storicamente sappiamo che la prima ispirò i realizzatori
della seconda, e le due miniature sembrano ispirarsi ad un unico
modello.
Menologio di Basilio II. San Giovanni Crisostomo. Chiesa dei Santi Apostoli a Costanitinopoli |
E se da un lato sembra che gli artisti abbiano potuto
copiare sul posto gli edifici, è ben più probabile che abbiano
preso spunto da menologi locali o dalle raffigurazioni delle icone
che circolavano in gran quantità nella stessa Costantinopoli,
portate da gente di passaggio o da viaggiatori.
Il Menologio di Basilio II corrisponde al codice vaticano greco 1613
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