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martedì 11 luglio 2017

La distruzione della moschea di al- Nuri a Mosul / The destruction of al-Nuri mosque in Mosul

⇒(english version available)




Minareto della moschea di al-Nuri (Mosul)

Il 21 giugno di quest'anno è stata distrutta dall'ISIS, in ritirata, la moschea di al-Nuri, a Mosul, il più importante e significativo monumento della città. Proprio dalla moschea, nel 2014, al Baghdadi aveva annunciato la fondazione del Califfato islamico che, a quanto sembra, ha deciso la sua distruzione per non lasciare nelle mani dell'esercito iracheno quello che sarebbe stato il simbolo principale della sua sconfitta. Peraltro l'ISIS ha poi tentato di attribuire il crollo ad un missile sparato da un aereo della coalizione internazionale.
Di antica fondazione la moschea, secondo la tradizione, fu fatta erigere dal condottiero turco Norandino (Nureddin Zenki), che nella seconda metà del XII secolo regnava sulle province di Aleppo e Mosul ed era riuscito ad unire gli eserciti arabi per contrapporli ai Crociati. 


Norandino

Il complesso edificio fu completato tra il 1172 ed il 1173, ed era noto soprattutto per il suo minareto pendente, che già appariva così ad un viaggiatore d'eccezione: Ibn Battuta, che arrivò a Mosul nel 1318. La torre, conosciuta come al-Hadbā (il gobbo) aveva un'altezza di 45 metri, era composta da vari livelli di murature ornamentali, ed era sormontata da una piccola cupola.
Il minareto era entrato, con la sua forma particolare, tanto nella tradizione araba che in quella cristiana, sostenendo l'una che si fosse inchinato a Maometto, e l'altra alla Vergine Maria, rimanendo poi in quella posizione. Certo si trattava di credenze popolari, che peraltro non prendevano in considerazione il fatto che l'edificio era comunque posteriore agli avvenimenti pretesi, però è assai significativo che in una terra ora così martoriata, in un tempo non troppo lontano potessero prender forma e svilupparsi tradizioni relative a due religioni che allora riuscivano a convivere pacificamente.
La moschea originaria era stata praticamente ricostruita nel 1942, nel corso dei lavori di restauro voluti dal governo iracheno che, fortunatamente, non avevano interessato il minareto, danneggiato però nel corso della guerra Iran-Iraq ed inclinatosi ancor di più. Recentemente s'era tentato di raddrizzarlo, con scarsi risultati.
La distruzione dell'edificio, oltre a rappresentare una gravissima perdita per il patrimonio storico-artistico del paese, è particolarmente sentita dagli iracheni, poiché esso veniva identificato con la stessa città di Mosul, si trovava riprodotto sulle banconote da 10000 dinari iracheni, e la sua immagine veniva riproposta un po' dovunque. Il minareto verrà ricostruito ma difficilmente si riuscirà a riprodurre la sua forma particolare.


Minareto della moschea di al-Nuri riprodotto su una banconota da 10000 dinari iracheni


English version



On June 21 this year, ISIS, retreating, destroyed the mosque of al-Nuri, in Mosul, the most important and significant monument of the city. Right from the mosque, in 2014, al Baghdadi announced the founding of the Islamic Caliphate, which probably has decided the destruction not to leave in the hands of the Iraqi army what would be the main symbol of its defeat. But ISIS has also attempted to attribute the collapse to a missile fired by an international coalition plane.
The ancient mosque, according to tradition, was built by the Norandino (Nureddin Zenki) Turkish leader who in the second half of the 12th century reigned over the provinces of Aleppo and Mosul and had been able to unite the Arab armies to counter the Crusaders. The complex was completed between 1172 and 1173, and was known for its leaning minaret, which already appeared so, to an exceptional traveler: Ibn Battuta, who arrived in Mosul in 1318. The tower, known as al- Hadbā (the hunchbacked) had a height of 45 meters, consisted of various levels of ornamental masonries, and was topped by a small dome.
The minaret had, in its own particular form, entered into both the Arab and Christian traditions, this one supporting who bowed to Mohammed, and the other to the Virgin Mary, remaining in that position.
Of course, these were popular beliefs, which did not, however, take into account the fact that the building was anyhow rear to the alleged events, but it is very significant that in a land so badly martyrized, at a time not too far they could be born and develop traditions related to two religions that managed to live peacefully.
The original mosque had been practically rebuilt in 1942 during the restoration work wanted by the Iraqi government, which fortunately did not concern the minaret, however damaged during the Iran-Iraq war and even more leaning. Recently they tried to straighten it with little results.
The destruction of the building, besides being a major loss to the country's historical and artistic heritage, is particularly felt by the Iraqis, because the mosque was identified with the same city of Mosul, was reproduced on the Iraqi 10000 Dinars banknotes and the his image was reproduced everywhere. The minaret will be reconstructed but it is difficult to reproduce its particular shape.


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