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martedì 20 agosto 2019

Culture. Progetto per un teatro popolare (1899)

Antoine Meunier. Paris. Comédie Française


Nei primi giorni di aprile del 1899 Romain Rolland, intellettuale francese destinato a ricevere il Nobel per la letteratura nel 1915, scrive all'amica Malwida von Meysenbug una delle tante lettere che, in vent'anni di contatti epistolari, formano un corpus molto interessante per comprendere il panorama culturale europeo dell'epoca. In questa occasione chiede il suo aiuto per contattare le persone che ritiene più adatte a fornire delle indicazioni per un grande progetto per lo studio e la realizzazione di un Teatro popolare, che intende portare avanti assieme a Maurice Pottecher ed a Lucien Besnard, direttore di La Revue d'art Dramatique.
Approfittando dell'Esposizione universale, che si terrà a Parigi l'anno seguente (1900) e della visibilità che l'avvenimento potrebbe dare al congresso "di studi e d'azione" che vogliono organizzare, i promotori intendono raccogliere le idee ed i suggerimenti di coloro che hanno già realizzato un teatro popolare o che sono interessati all'argomento per poter infine fondare un teatro d'essai, ovvero un teatro modello in una o più grandi città europee.

Nous organisons en ce moment un Congrès d’étude et d’action, dont l’objet est le Théâtre populaire. Nous voulons grouper les efforts multiples (parfois même opposés) qui sont disséminés dans toute l’Europe pour fonder un art de tous, et non de quelques privilégiés. – Pour cela nous voulons leur fournir un terrain de discussion générale et d’entente, en conviant nos amis Européens à un congrès, qui aura lieu l’an prochain, à Paris, à l’occasion de la centralisation d’idées créée par l’Exposition, – et dès à présent, en faisant appel à leurs communications, à leurs pensées, par une grande Enquête sur le théâtre populaire, que va organiser une revue parisienne.

da Romain Rolland, Choix de lettres à Malwida von Meysenbug cahier n° 1

Organizziamo, in questo momento, un Congresso di studio e d'azione, l'oggetto del quale è il Teatro popolare. Vogliamo riunire gli sforzi multipli (anche se opposti) che sono disseminati in tutta l'Europa per fondare un'arte di tutti, e non di pochi privilegiati. Per questo vogliamo fornire loro un terreno di discussione generale e d'intesa, riunendo i nostri amici europei in un congresso, che avrà luogo l'anno prossimo a Parigi, in occasione dell'accentramento di idee creato dall'Esposizione e, fin d'ora, facendo appello alle loro comunicazioni, ai loro pensieri, per una grande ricerca sul teatro popolare, che sta organizzando una rivista parigina.

(trad. Daniela Durissini)

Il fine ultimo di questa iniziativa era quello di rendere disponibile l'arte per tutti e di dar così voce alla maggioranza delle persone, allora esclusa, in qualche modo, dalla bellezza e ciò, sempre secondo le parole di Rolland, attraverso la formazione di un'arte "che impieghi l'anima di tutti per la gioia di tutti".
Queste idee sono davvero rivoluzionarie per l'epoca e gli organizzatori del congresso riuscirono a coinvolgere personaggi del calibro di L. Tolstoj, molto amato da Rolland, che ne scriverà una celebre biografia, F. Mistral, scrittore e poeta francese insignito del premio Nobel per la Letteratura nel 1904 e B. Bjornson, il drammaturgo norvegese premio Nobel per la letteratura nel 1903.




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