(📷 Daniela Durissini) |
Il prezioso mosaico raffigurante dei pesci, e datato al I sec. d.C., è stato rinvenuto ad Aquileia, nella casa cosiddetta di Licurgo e Ambrosia, scavata già nel 1963. Originariamente era contenuto entro una cornice, andata quasi totalmente perduta, ed è realizzato su supporto di terracotta. Si trovava nella sala tricliniare del primo periodo della domus, di cui sono state scavate e studiate anche le fasi successive, alle quali appartiene, ad esempio il mosaico, più tardo, raffigurante il mito di Licurgo. Vi è rappresentato il fondo marino, con una notevole varietà di pesci, crostacei e molluschi. Al centro un polipo viene azzannato da una murena. Sopra un pesce sta ingoiando uno più piccolo. Il mosaico presenta analogie con altri lavori, più raffinati, d'ambito pompeiano ed è interessante perché vi si riconoscono i pesci che popolano l'Adriatico settentrionale. Da sottolineare il fatto che, nelle case romane, era considerata una raffinatezza il possedere un acquario da dove si traevano i pesci ancora vivi, per offrirli agli ospiti. Da qui la raffigurazione scelta per questo mosaico, restaurato di recente, che è tornato visibile al pubblico.
⇒(clik) Per approfondire: Museo Archeologico di Aquileia. Scheda dell'opera
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