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mercoledì 5 febbraio 2020

Arti e architetture. La Lenbachhaus di Norman Foster (Monaco di Baviera)

Norman Foster Olaf Eliasson
Monaco di Baviera. Lenbachhaus
Hall. Struttura di Olaf Eliasson
(foto Daniela Durissini)
Nel 1891 il pittore tedesco Franz von Lenbach poteva finalmente entrare nella sua nuova casa-studio, il cui progetto era stato affidato alcuni anni addietro all'architetto Gabriel von Seidl che, per  il suo committente, aveva pensato ad un edificio in stile neorinascimentale. 


Lenbachhaus. Edificio originario. Interni
(foto Daniela Durissini)
Nel 1924 il comune di Monaco entrò in possesso dell'edificio e del suo contenuto, ed aprì gli spazi espositivi. Incontrando il favore del pubblico, la nuova galleria d'arte venne più volte ampliata per poter ospitare le collezioni che, via via, andavano ad aggiungersi al patrimonio iniziale. 


Lenbachhaus. Edificio originario. Esterni
(foto Daniela Durissini)
Nel 2002 il progetto per un ulteriore ampliamento venne affidato all'architetto britannico Norman Foster, il quale concepì una sorta di scrigno, che racchiudesse la casa originale e consentisse un percorso agevole per il pubblico ed una collocazione più consona per le collezioni, soprattutto per quella, importantissima, che la pittrice Gabriele Münter, compagna di Vassily Kandinsky, aveva donato all'istituzione nel 1957 e che comprendeva molti quadri degli artisti che avevano aderito al movimento del Cavaliere azzurro


La Lenbachhaus di Norman Foster
(foto Daniela Durissini)
La Lenbachhaus di Norman Foster. Ingresso
(foto Daniela Durissini)
I lavori furono completati nel 2013.
L'edificio di Foster, in effetti, circonda e racchiude l'edificio di Seidl, in modo da non alterare l'interessante architettura originaria, della quale riprende, nella nuova struttura ricoperta con tubi di alluminio-lega di rame, il colore ocra, lasciando nel contempo, ampi spazi visuali sul giardino. 


La Lenbachhaus di Norman Foster. Interni
(foto Daniela Durissini)
L'accesso alle nuove gallerie è garantito in parte dalla scala appartenente al primo edificio. 


Lenbachhaus. Scala interna
(foto Daniela Durissini)
All'ultimo dei tre piani sui quali si articola il museo, è stata sistemata la collezione della Münter e, poiché molti dei quadri sono stati dipinti all'esterno, la luce che li illumina proviene, per lo più, dagli ampi lucernai della copertura.


La Lenbachhaus di Norman Foster
(foto Daniela Durissini)

La Lenbachhaus di Norman Foster
(foto Daniela Durissini)
Un richiamo alla luce è rappresentato anche dall'installazione della hall, opera dell'artista Olafur Eliasson, che cattura e riflette i raggi solari. 


⇒(click) sito web Lenbachhaus 
⇒(click) Norman Foster+Partners: Lenbachhaus



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