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martedì 3 marzo 2020

Ambiente e territori. Ajdovščina (Slovenia). Mercurio su un portone del centro storico

(📷 Daniela Durissini)
Il centro storico di Ajdovščina, cittadina slovena sita alla confluenza dei fiumi Vipacco (Vipava) e Hubelj, ed ai piedi dell'altipiano delle Selve di Tarnova (Trnovski gozd) e di Piro (Hrušica) in questo periodo sta risorgendo. Grazie ad importanti interventi di ristrutturazione e restauro dell'edificato e di sistemazione della viabilità, con la creazione di ampie zone pedonalizzate, sta diventando piacevole la passeggiata tra le vie strette, che si addentrano, al di là della strada principale, verso la cinta muraria di origine romana, poi sfruttata nel corso del medioevo. Alcuni recenti scavi archeologici stanno mettendo in luce ulteriori pezzi di questa imponente cerchia murata, rinforzata da numerose torri. La tranquillità del luogo, ormai in gran parte liberato dal traffico, consente di camminare alzando gli occhi verso i palazzi centenari, in genere piuttosto modesti, che però possono riservare delle sorprese. Questo portone in legno, successivamente, e purtroppo, verniciato di bianco, presenta una decorazione molto particolare: i battenti della porta sono divisi da una colonna lavorata a rombi e sormontata da un capitello con una complicata decorazione a volute.


(📷 Daniela Durissini)
Nella lunetta due leoni sormontano i battenti mentre sopra il capitello, in una cornice a mandorla, è rappresentato il dio Ermes, il Mercurio dei romani. Questi è riconoscibile principalmente dalle due piccole ali dietro alla testa e dal bastone da messaggero, il caduceo, stretto nella mano destra. Attorno al bastone, tradizionalmente, sono avvinghiati i serpenti, che qui si distinguono poco a causa dello spesso strato di pittura bianca. Inoltre, nella mano sinistra, tiene un piccolo fagotto, probabilmente riconducibile al caratteristico borsellino che il dio portava con sé per riporvi i messaggi affidatigli dagli dei. La figura è senz'altro quella di un giovane, che viene rappresentato come se si fosse appena fermato dopo una corsa, i capelli al vento ed i piedi ancora in movimento, mentre porge l'involto ad un interlocutore invisibile. 
Nella mitologia romana Mercurio era il protettore degli scambi, del mercato e del commercio ed è interessante ritrovarlo qui, in questa cittadina che è stata per secoli crocevia di traffici e porta privilegiata lungo gli assi viari che conducevano dal litorale alla Carniola, nonché noto ed apprezzato centro del commercio del legname proveniente dalle vicine selve.
Sulla simbologia usata nelle dimore dei commercianti facente riferimento al dio Mercurio: 

⇒(click) Il libro: Le dimore di Lucca. L'arte di abitare i palazzi di una capitale dal Medioevo allo Stato Unitario, a cura di Emilia Daniele, Associazione dimore storiche italiane, sezione Toscana, Firenze, Alinea Editrice, 2007

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