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venerdì 6 marzo 2020

Letture. Miguel de Unamuno. Niebla (Nebbia)



Niebla, è un romanzo pubblicato da Miguel de Unamuno nel 1914. Vi si narra la storia di Alfredo Perez, un giovane benestante che trascorre le sue giornate tra passeggiate ed incontri al bar con gli amici, apparentemente senza pensieri se non quello di condurre la propria esistenza, fino a che incrocia per strada lo sguardo di Eugenia, insegnante di pianoforte e, ammaliato dalla sua bellezza, la segue fino a casa, senza tuttavia rivolgerle la parola. Da quel momento in poi la vita tranquilla e monotona dell'uomo cambia radicalmente, poiché il sentimento amoroso che si impadronisce di lui sembra non essere rivolto alla sola ragazza oggetto d'amore, bensì a tutte le donne. Alfredo scopre l'intero mondo femminile cui, fino ad allora, era rimasto estraneo. Tenta più volte di incontrare Eugenia, fino a che, un banale incidente crea l'occasione per conoscere e frequentare la casa di lei e gli zii, con i quali vive, che si dichiarano subito favorevoli ad un legame duraturo della nipote con il giovane, a modo, ben educato e, soprattutto, sufficientemente ricco da poterla mantenere dignitosamente. Tuttavia Eugenia, già legata ad un fannullone, buono a nulla, si rifiuta decisamente di frequentare Alfredo, almeno fino a che, assieme al fidanzato, architetta un piano crudele per sedurlo, ottenere da lui diversi benefici e poi abbandonarlo. Alfredo, innamorato, non si accorge della trappola in cui sta precipitando e, solo alla vigilia delle nozze, riceve da Eugenia, ormai lontana, un biglietto d'addio che rivela le vere intenzioni dei due amanti. Ed è qui che il racconto prende una piega sorprendente, infatti Alfredo, che precedentemente, con freddezza, aveva deciso di sfidare il rivale opponendogli la propria generosità disinteressata, illudendosi di trattare l'amore come un curioso esperimento psicologico, senza soffrirne, a questo punto, di fronte non solo al tradimento ma all'umiliazione, decide di suicidarsi. Come nelle fasi precedenti del suo innamoramento aveva consultato gli amici e persino i fedeli domestici sull'atteggiamento da tenere, così ora si rivolge ad un vero esperto e cioè al suo stesso creatore, Unamuno, il quale, dapprima contrario, pensa poi che il suo personaggio debba morire, e lo fa proprio quando questi si ribella all'idea e vuole, invece, prepotentemente, vivere. 
Il contrasto tra i due, ovviamente, non può che risolversi con la morte di Alfredo ma un ulteriore colpo di scena li vede di nuovo a colloquio in un sogno, quando Alfredo appare al suo autore, che vorrebbe resuscitarlo, e gli fa notare che questo non è possibile, nemmeno per i personaggi partoriti dalla fantasia.
Il romanzo, uno dei più noti del filosofo basco, è in realtà una riflessione profonda sul senso della vita e sui rapporti umani. Ogni personaggio che il protagonista incontra ed al quale chiede consiglio porta con sé un aspetto della vita reale sul quale l'autore/protagonista si sofferma a riflettere, offrendo, di volta in volta, nel confronto tra Alfredo e gli altri interlocutori, diverse soluzioni e differenti punti di vista.
La nebbia che dà il titolo al racconto ed alla quale si fa spesso riferimento, è quella sensazione di indeterminatezza in cui si muove Alfredo, ma nella quale sono immersi anche gli altri personaggi, tutti, come l'autore stesso, alla ricerca di un significato e di uno scopo nella propria esistenza.


⇒(click) Il libro: Miguel de Unamuno, Niebla, Madrid, Renacimiento, 2014;  Miguel de Unamuno, Nebbia, Roma, Fazi Editore, 2015, trad. di S. Tummolini

2 commenti:

  1. Recensione che invita alla lettura di un autore a me totalmente sconosciuto ( speriamo che il testo non soffra la traduzione in italiano come per “L’autunno del patriarca”) . Sembra tuttavia una sorta di “thriller” e con troppi particolari rischi di togliere al futuro lettore un filo di “suspense”.

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    1. Forse è vero ma al di là della storia in sé ciò che è importante qui è il tratteggio dei diversi personaggi e l'aspetto etico e morale degli stessi che Unamuno, da filosofo, illustra con grande capacità

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