(foto Daniela Durissini) |
Il sarcofago in marmo di Evagrio, ragazzo morto all'età di poco più di 9 anni, è stato fatto realizzare dalla madre Urbana, distrutta dal dolore. Lo sappiamo perché tutto ciò è stato riportato sulla lastra superstite del manufatto, conservata a Vienna dal 1817 e tornata temporaneamente, alcuni anni orsono ad Aquileia, in occasione di una mostra dedicata ai reperti che, in diverse occasioni, hanno lasciato la collocazione originale. Il professor Rudolf Noll, nel suo articolo relativo ala collezione aquileiese di Vienna, cita il pezzo come proveniente dalla vicina zona di Fiumicello.
La lastra, assai ben conservata, è scandita da quattro colonne che la suddividono in tre parti: al centro, un'edicola completata da un timpano triangolare, contiene l'iscrizione funebre che fornisce tutte le informazioni sul piccolo defunto; ai lati, sotto due archi, compaiono due figure: a sinistra si vede un fanciullo, con ogni probabilità lo stesso Evagrio, con un rotolo nella mano sinistra, mentre a destra il ragazzo è seduto in atteggiamento dolente.
►(click) L'articolo: Rudolf Noll, La collezione aquileiese di Vienna, in "Antichità Altoadriariche", XXIII (1983), pp. 239-257.
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