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martedì 11 maggio 2021

Ambiente e territori. Le casite in ambiente carsico

Carso Triestino. Casita (foto Daniela Durissini)

Sul Carso triestino sono sopravvissute alcune strutture, edificate in pietra, posizionate all'interno di appezzamenti delimitati dai classici muretti a secco, tipici del territorio. Un tempo queste costruzioni erano piuttosto diffuse, mentre oggi, con il decadimento della pastorizia, la maggior parte di esse è andata in rovina. Parallelamente, soprattutto sul Carso sloveno, ne sono state ripristinate alcune, a scopo didattico, per ricordare le attività che avevano caratterizzato queste porzioni del Carso, peraltro confinanti con quello triestino. Si tratta di costruzioni spontanee, realizzate a secco, grazie al materiale ricavato dallo spietramento degli stessi appezzamenti sui quali vennero erette, dotate di un unico, piccolo, vano, al quale si accede attraverso un'apertura architravata, mediante una delle pietre di dimensioni maggiori che, di fatto, determina l'ampiezza del varco.
 
Istria. Casita (foto Daniela Durissini)

Servivano come riparo temporaneo, sia dal sole che dalla pioggia, a chi doveva badare agli animali al pascolo, in genere i ragazzi più giovani della famiglia contadina che si dedicava, alle volte anche marginalmente, all'allevamento. Potevano essere occupate anche per più tempo se il terreno di pascolo era piuttosto lontano dalla casa o se vi erano necessità particolari legate al bestiame, ma comunque, tanto per le dimensioni, quanto per la posizione, non assunsero mai il carattere di dimora stabile. Quando venivano edificate a supporto dei coltivi siti lontano dai paesi, servivano anche da deposito degli attrezzi agricoli. Tali costruzioni sono molto diffuse anche nella zona istriana ed in Dalmazia dove, alle volte, si presentano più ampie, meglio costruite ed aggregate.

 
Isola di Krk. Recinti in pietra (foto Daniela Durissini)

Del resto, in alcune zone, dove l'allevamento, soprattutto degli ovini, era attività preminente e diffusa, vi sono chiare testimonianze di come si fossero creati dei veri e propri nuclei abitati, di piccole o piccolissime dimensioni, che venivano occupati dalla primavera all'autunno, dotati di un minimo di infrastrutture, che consentivano il trasferimento delle greggi e dei pastori, nonché le attività di mungitura, confezionamento dei formaggi, marchiatura e tosatura. Ne sono un esempio i bellissimi recinti presenti sull'isola di Krk, ma anche sull'isola di Pago ed in altri luoghi della Dalmazia.

Isola di Krk. Recinti in pietra (foto Daniela Durissini)

 

Precedenti post sull'argomento (con foto) 

►(click) Sui sentieri dei pastori

►(click) Carso triestino. le casite


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