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martedì 20 luglio 2021

Archeologia. Le vie cave







Sovana. Via cava di Poggio Prisco (foto Daniela Durissini). Le foto 5 e 6 mostrano rispettivamente un simbolo sacro vergato sulla parete ed una nicchia "scacciadiavoli"

Le vie cave, chiamate anche "tagliate etrusche" sono un fenomeno unico ed interessantissimo della zona del tufo. Scavate nell'antichità nella morbida roccia tufacea, collegavano i diversi centri del territorio già in epoca etrusca. Allora il piano di calpestio era assai più alto di quello attuale, abbassatosi nei secoli a causa delle intemperie, del consumo dovuto all'uso ed ai cedimenti naturali. Si tratta di corridoi alti fino a 20 metri ed a tratti molto stretti (la larghezza arriva al massimo ai 2 metri) che, per le loro caratteristiche, incutevano paura nei passanti, tant'è vero che, in epoca medievale, in alcuni punti, sono state scavate delle nicchie, i cosiddetti scacciadiavoli, dove venivano collocate delle immagini sacre a protezione dei viandanti. Le pareti, per lo stesso motivo, sono ricche di incisioni  e simboli sacri. 
È ancora dubbia la loro funzione originaria, e non sappiamo con certezza se fossero state realizzate come vie funerarie, dato che si trovano spesso nei pressi di sepolcreti, o come sistemi difensivi o semplicemente come itinerari di collegamento veloce tra un centro abitato e l'altro. Possiamo però immaginare che servissero a tutto questo, mentre venivano senz'altro usate come passaggio tra un borgo e l'altro fino a che non venne realizzata la viabilità recente. Del resto, ancora in un tempo non troppo lontano, il territorio attorno a Sovana, Sorano, Pititgliano, era disseminato di piccoli insediamenti rurali, legati appunto da questa rete di sentieri scavati nella roccia. 
Oggi un grosso problema è rappresentato dal degrado dovuto all'azione della vegetazione che, a tratti, copre interamente la via cava, ma che soprattutto ne consuma i bordi. Un tempo il fenomeno veniva limitato dalla continua manutenzione effettuata dai villici e dal taglio regolare della legna. 

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