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mercoledì 27 novembre 2019

San Michele e la psicostasi

Cappella di San Michele Novacella
Abbazia di Novacella. Cappella di San Michele (foto Daniela Durissini)
La bilancia, simbolo della giustizia, e la spada, che la difende, sono le caratteristiche salienti della figura di San Michele, rappresentato con in una  mano la bilancia, su un piatto della quale sono disposte le anime dei defunti, e nell'altra la spada, destinata a difenderle dall'attacco del diavolo. Questo, molto spesso, è rappresentato nell'atto di tirare verso il basso il piatto con le anime (si veda ad esempio la bellissima rappresentazione sul portale della chiesa del tabor di Erzelj, Slovenia) ma, talvolta, come nella splendida rappresentazione della Cappella di San Michele, o Castel dell'Angelo, nell'abbazia di Novacella, si trova sul piatto opposto. 

(foto Daniela Durissini)
Il culto del santo deriva da quello, assai diffuso in epoca ellenistica del dio Mitra-Sole, di cui eredita le funzioni equinoziali e da Hermes, da cui deriva invece le funzioni mediatrici, ma le due figure sono in realtà, in buona parte sovrapponibili. La festa dedicata al santo cade il 29 settembre, nel periodo quindi immediatamente successivo all'equinozio, quando la terra si avvia al riposo invernale, lo stesso che, in precedenza, era consacrato a Mitra-Sole.
Tuttavia l'arcangelo Michele, assimila dalla figura di Ermes la fondamentale funzione di pesatore delle anime che questi aveva a sua volta ereditato dall'egiziano Toth in epoca alessandrina, nonché quella di psicopompo, cioè di conduttore delle anime al cielo, peraltro caratteristica anche di Mitra.
Una derivazione precisa dunque, che assume nella cristianità una determinata e ben precisa simbologia, nella rappresentazione del santo con la bilancia e la spada, intento a pesare le anime. 


⇒(click) Il libro: Alfredo Cattabiani, Calendario: le feste, i miti, le leggende e i riti dell'anno, Milano, Mondadori, 2014 (anche formato Kindle)

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