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giovedì 2 luglio 2020

Ambiente e territori. Il tabor di Vipava

Vipava. Tabor. Torre principale (foto Daniela Durissini)
Il tabor di Vipava, rispetto ad analoghe realizzazioni contemporanee e vicine, è molto particolare. Infatti, mentre per la maggior parte delle altre si tratta di semplici fortificazioni spontanee, realizzate dalle genti del posto per difendersi dalle incursioni dei Turchi, qui si tratta di un insieme di case nobili, che pur sono state circondate da un muro nello stesso periodo e con le stesse motivazioni. Del resto il sito era già naturalmente abbastanza ben difeso, avendo alle spalle i pendii del Monte Nanos e, sul lato opposto, il fiume Vipava, le cui sorgenti distano poco. 

Tabor di Vipava. Seconda torre
(foto Daniela Durissini)
La cinta murata, rafforzata da alcune torri circolari, due delle quali, una più grande ed una di dimensioni minori, si possono ancora vedere, era chiusa da una porta che, comunque, restava sbarrata di notte.

Tabor di Vipava. Porta (foto Daniela Durissini)
In realtà la struttura, sorta in un luogo in cui già nel XIII secolo sussisteva una piccola fortificazione, servì anche per difendersi dai Veneziani. Nel XV secolo le case erano occupate dalla famiglia Baumkircher, mentre nel secolo successivo passarono ai Lantieri ed agli Edling che, sembra, possedessero la maggior parte del complesso nella seconda metà del XVII secolo. Gli attuali edifici risalgono per lo più al XVIII secolo e sono state in gran parte rimaneggiate e restaurate. 

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