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martedì 20 ottobre 2020

Ambiente e territori. Gli stagni di Mikoli

Primo stagno di Mikoli (foto Daniela Durissini)

Tra le località di Doberdò del Lago e di Marcottini, sul Carso Isontino, si trova un gioiello nascosto, rappresentato dagli stagni di Mikoli. 
Queste riserve d'acqua si trovano in una dolina, poco distanti dal sentiero n. 72, protetti dalla vegetazione, in un ambiente solitario ed idilliaco. Costituiscono un utile approvvigionamento per i numerosi animali che popolano la zona ed un tempo servivano ai contadini per l'abbeveramento delle mandrie al pascolo e per l'irrigazione delle colture. Di entrambe queste attività si vede ancora traccia, quando si osservino i muretti carsici di divisione delle proprietà, le zone prative, le campagne oggi in gran parte abbandonate, soprattutto nei pressi dei paesi. 

Terzo stagno di Mikoli  (foto Daniela Durissini)

Gli stagni non sono alimentati da nessun corso d'acqua ma soltanto dalle precipitazioni meteoriche, che non defluiscono grazie alla terra rossa, tipica della zona e particolarmente spessa sul fondo delle doline, che ne ricopre il bacino. Due di essi sono interamente naturali, mentre il terzo e più distanziato, che si raggiunge lungo un sentiero nella fitta boscaglia, è stato rafforzato mediante un muro a secco di contenimento del terreno circostante, in pendenza.
Oggi costituiscono anche un habitat prezioso per rane, rospi, tritoni e per alcuni tipi di insetti. 
Sono segnalati mediante un cartello bilingue posto sul sentiero. 

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