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mercoledì 28 ottobre 2020

Archeologia. Castellazzo di Doberdò

Il vallo del Castellazzo (foto Daniela Durissini)
Il Castellazzo di Doberdò è il castelliere meglio conservato tra quelli individuati sul territorio goriziano. Trovandosi su un'altura strategica dal punto di vista militare, fu molto danneggiato nel corso della prima guerra mondiale e, pertanto, sono risultati particolarmente preziosi gli studi effettuati in epoca precedente da Pietro Kandler e soprattutto da Carlo Marchesetti, che ne effettuò il rilievo quando la struttura era ancora sufficientemente integra. Oggi si possono ancora vedere alcuni tratti del poderoso vallo, largo poco più di 3 metri, in parte invaso dalla vegetazione. Dalla parte volta verso sud il muraglione è assente poiché la struttura usufruiva della difesa naturale offerta dalla ripida scarpata rocciosa che scende verso il lago di Doberdò. 

Scarpata verso il lago di Doberdò (foto Daniela Durissini)
Le numerose monete di epoca romana ritrovate sul posto dal Marchesetti fanno supporre una frequentazione duratura del castelliere (III, IV e V sec.), eccedente di parecchio, quindi, il periodo della sua fondazione ed espansione e dovuta alla felice posizione sul pianoro, al di sopra dello specchio lacustre. Recenti studi e ricerche hanno trovato, sul sito, testimonianze della presenza umana dall'Eneolitico al Medioevo. 

►(click) Archeocarta FVG

►(click)  Castellazzo di Doberdò U20 Regione autonoma FVG (MIBACT)


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