Vincent van Gogh. Agostina au Tambourin (1887) |
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In
un noto ritratto dipinto da van Gogh nel 1887 è raffigurata
una donna, seduta al tavolino di un caffè, davanti ad un boccale di birra, con aria stanca ed annoiata, lo sguardo perso nel
vuoto ed una sigaretta in mano. Indossa un copricapo vistoso, arricchito con
piume. Accanto a lei un ombrellino, posato su un seggiolino a forma
di tamburello; sullo sfondo fumoso si notano alcune delle stampe
giapponesi di cui van Gogh faceva collezione. La donna è Agostina
Segatori, proprietaria del locale, il Café du Tombourin,
ed amante del pittore.
Nata
ad Ancona nel 1841, Agostina era arrivata a Parigi molto giovane,
forse assieme al pittore Corot, di ritorno da un viaggio in Italia,
ed aveva iniziato a posare per numerosi artisti, tra i quali appunto
Corot, che la ritrasse in uno splendido quadro intitolato Agostina.
L'italienne, del 1866, in cui
indossa un abito tradizionale. Genere non insolito, ma meno noto,
quello del ritratto, per un artista conosciuto per lo più come
paesaggista, la rappresentazione della Segatori è qui pensata sullo
sfondo di un paesaggio collinare quasi interamente nascosto però,
dalla figura della donna.
Jean-Baptiste Camille Corot. Agostina. L'italienne (1866) |
Agostina
venne ritratta anche da Manet, Delacroix, Gérome, e numerose volte
da É. Dantan, con il quale ebbe una lunga relazione sentimentale
dalla quale nacque un figlio, Jean-Pierre, non riconosciuto dal
padre.
Édourad Manet. L'italienne (1878) |
Il
Café du Tambourin, il
cui nome deriva da alcuni arredi, ideati dagli artisti, amici della
proprietaria, fatti a forma di tamburello, da lei aperto nel 1885,
era frequentato da numerosi artisti ed intellettuali. L'artista Jules
Chéret ideò un manifesto per l'inaugurazione.
Jules Chéret. Manifesto per il Café au Tambourin |
Toulouse Lautrec vi
dipinse van Gogh. E proprio in questo locale la Segatori, divenuta
nel frattempo l'amante di van Gogh, organizzò la prima mostra di
quadri del pittore che, per mancanza di soldi, le pagava le pietanze
che ordinava consegnandole alcune delle sue opere.
Quando
la relazione finì questi quadri furono trattenuti dalla Segatori,
come si evince da una lettera del 1887, scambiata da Vincent con il
fratello Theo, nella quale il pittore si lamenta di non essere
riuscito a recuperarli, mentre il caffè stava ormai per passare di
mano.
Ma
van Gogh, oltre al ritratto al tavolino, aveva dipinto altre volte
Agostina, forse anche in qualcuno dei nudi di quel periodo. Uno dei
ritratti più significativi è datato 1887, lo stesso anno del primo,
e la donna appare in abito tradizionale, su sfondo giallo. I colori
hanno preso il sopravvento e, accostando i due dipinti, si nota una
differenza molto significativa nella tecnica adoperata,
corrispondente ad un'evoluzione nel percorso artistico del pittore.
Vincent van Gogh. L'italienne (1887) |
Agostina
morì a Parigi nel 1910, lontana dal mondo artistico in cui era
vissuta e dimenticata.
Ma come nata ad Ancona? Non era nata a Subiaco?
RispondiEliminaHo controllato. In effetti dai documenti personali della Segatori risultava fosse nata ad Ancona, in realtà la sua famiglia era originaria di Subiaco ma pare che lei non fosse nata lì. Alcuni autori ritengono fosse nata a Roma. Lei stessa, sembra, non lo sapesse con certezza. Per questo motivo fanno fede i documenti. Grazie per questo nuovo spunto di ricerca!
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