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lunedì 19 giugno 2017

I protagonisti. Agostina Segatori musa di van Gogh

Vincent van Gogh. Agostina au Tambourin (1887)
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In un noto ritratto dipinto da van Gogh nel 1887 è raffigurata una donna, seduta al tavolino di un caffè, davanti ad un boccale di birra, con aria stanca ed annoiata, lo sguardo perso nel vuoto ed una sigaretta in mano. Indossa un copricapo vistoso, arricchito con piume. Accanto a lei un ombrellino, posato su un seggiolino a forma di tamburello; sullo sfondo fumoso si notano alcune delle stampe giapponesi di cui van Gogh faceva collezione. La donna è Agostina Segatori, proprietaria del locale, il Café du Tombourin, ed amante del pittore.
Nata ad Ancona nel 1841, Agostina era arrivata a Parigi molto giovane, forse assieme al pittore Corot, di ritorno da un viaggio in Italia, ed aveva iniziato a posare per numerosi artisti, tra i quali appunto Corot, che la ritrasse in uno splendido quadro intitolato Agostina. L'italienne, del 1866, in cui indossa un abito tradizionale. Genere non insolito, ma meno noto, quello del ritratto, per un artista conosciuto per lo più come paesaggista, la rappresentazione della Segatori è qui pensata sullo sfondo di un paesaggio collinare quasi interamente nascosto però, dalla figura della donna.


Jean-Baptiste Camille Corot. Agostina. L'italienne (1866)

Agostina venne ritratta anche da Manet, Delacroix, Gérome, e numerose volte da É. Dantan, con il quale ebbe una lunga relazione sentimentale dalla quale nacque un figlio, Jean-Pierre, non riconosciuto dal padre.


Édourad Manet. L'italienne (1878)

Il Café du Tambourin, il cui nome deriva da alcuni arredi, ideati dagli artisti, amici della proprietaria, fatti a forma di tamburello, da lei aperto nel 1885, era frequentato da numerosi artisti ed intellettuali. L'artista Jules Chéret ideò un manifesto per l'inaugurazione. 



Jules Chéret. Manifesto per il Café au Tambourin

Toulouse Lautrec vi dipinse van Gogh. E proprio in questo locale la Segatori, divenuta nel frattempo l'amante di van Gogh, organizzò la prima mostra di quadri del pittore che, per mancanza di soldi, le pagava le pietanze che ordinava consegnandole alcune delle sue opere.
Quando la relazione finì questi quadri furono trattenuti dalla Segatori, come si evince da una lettera del 1887, scambiata da Vincent con il fratello Theo, nella quale il pittore si lamenta di non essere riuscito a recuperarli, mentre il caffè stava ormai per passare di mano.
Ma van Gogh, oltre al ritratto al tavolino, aveva dipinto altre volte Agostina, forse anche in qualcuno dei nudi di quel periodo. Uno dei ritratti più significativi è datato 1887, lo stesso anno del primo, e la donna appare in abito tradizionale, su sfondo giallo. I colori hanno preso il sopravvento e, accostando i due dipinti, si nota una differenza molto significativa nella tecnica adoperata, corrispondente ad un'evoluzione nel percorso artistico del pittore.


Vincent van Gogh. L'italienne (1887)

Agostina morì a Parigi nel 1910, lontana dal mondo artistico in cui era vissuta e dimenticata.


2 commenti:

  1. Ma come nata ad Ancona? Non era nata a Subiaco?

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    1. Ho controllato. In effetti dai documenti personali della Segatori risultava fosse nata ad Ancona, in realtà la sua famiglia era originaria di Subiaco ma pare che lei non fosse nata lì. Alcuni autori ritengono fosse nata a Roma. Lei stessa, sembra, non lo sapesse con certezza. Per questo motivo fanno fede i documenti. Grazie per questo nuovo spunto di ricerca!

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