Translate

lunedì 12 giugno 2017

Sofonisba Anguissola



Sofonisba Anguissola. Autoritratto (1554)


Sofonisba nacque probabilmente nel 1531 o nel 1532 a Cremona. Era la primogenita di una famiglia nobile e piuttosto numerosa. Il padre, Amilcare, e la madre, Bianca Ponzoni, ebbero altri sei figli, tutti avviati alla carriera artistica o letteraria, grazie alla lungimiranza ed all'apertura di vedute del padre che concesse alle sei figlie un'educazione pari a quella del solo figlio maschio. Studiò pittura presso lo studio di Bernardino Campi e poi presso Bernardino Gatti, il Sojaro, dai quali derivò alcuni aspetti del suo stile che risentì sempre del manierismo cremonese, anche se poi riuscì ad uscire dagli schemi rigidi iniziali, influenzata soprattutto dal bresciano Moroni.
Il padre, convinto sostenitore dell'attività della figlia e del suo talento, mandò a Michelangelo Buonarroti, tra il 1557 ed il 1558, alcuni dei primi disegni di Sofonisba e questi li apprezzò al punto da introdurla nei migliori ambienti artistici dell'epoca. Il Vasari, che per suo tramite fu ospite degli Anguissola a Cremona, la citò ammirato nelle sue Vite. Ma ebbe parole di elogio anche dal Salviati e da Annibal Caro.
Nel 1559 divenne dama di compagnia della regina Elisabetta, moglie di Filippo II di Spagna, con la quale rimase fino alla morte di questa, avvenuta nel 1568, lavorando anche come ritrattista di corte.



Sofonisba Anguissola. Infante Isabella Clara Eugenia e Catalina Micaela (1570)


Ed il ritratto fu il genere preferito da questa pittrice che seppe rinnovarsi introducendovi elementi utili a fissare sulla tela non solo un volto molto fedele al vero, ma anche la personalità e le inclinazioni del personaggio raffigurato, esattamente come fece con sé stessa nell'autoritratto che la vede con in mano un libriccino, o con la madre, nel cui ritratto spiccano lo splendido abito, la bella ed importante collana e lo zibellino-gioiello, tipico accessorio cinquecentesco delle nobili dame.


Sofonisba Anguissola. Ritratto della madre (1557)

Di notevole interesse anche il paesaggio che fa da sfondo al ritratto di famiglia, che nella parte più lontana, dipinta nei toni del blu, risente di qualche influsso della pittura nordica, mentre la prospettiva rende più intimo il gruppo famigliare, anche grazie ai colori più caldi ed alla posizione delle figure, vicine, accostate a due tronchi d'albero da cui pende un drappo, quasi a ricreare un interno.


Sofonisba Anguissola. Ritratto di famiglia (1557)

Non più giovane sposò, nel 1573, il nobile siciliano Fabrizio Moncada, fratello del viceré, e si trasferì con il marito a Paternò, nel palazzo della famiglia di lui. Rimase vedova solo cinque anni dopo, quando il marito morì in mare, a seguito di un assalto dei pirati. Un anno dopo, nel 1579, si risposò a Pisa, con Orazio Lomellini, nobile genovese, conosciuto durante un viaggio di ritorno da Palermo verso la Liguria, interrotto per il maltempo a Livorno. Il nuovo marito aveva quindici anni meno di lei e Sofonisba lo sposò contro il volere del fratello e della corte spagnola ma il loro rapporto durò per tutta la vita. I due vissero a lungo a Genova e la loro casa fu frequentata da molti intellettuali ed artisti. In tarda età Sofonisba tornò a Palermo, dove il marito aveva degli interessi, ed abitò nel quartiere Seralcadio, continuando a dipingere. Morì nel 1625, ultranovantenne e venne sepolta nella chiesa di San Giorgio dei Genovesi, dove il Lomellini pose una lapide in occasione del centenario della nascita della moglie.
Sofonisba aveva smesso di dipingere da qualche anno a causa di una grave malattia agli occhi ma nel frattempo aveva raggiunto una notevole fama tanto che Antoon van Dyck, di passaggio a Palermo, per ritrarre il viceré Emanuele Filiberto di Savoia, aveva voluto incontrarla, nel 1624, riportandone un'impressione molto lusinghiera ed affermando che aveva appreso molto di più da una donna ormai cieca che dagli studi effettuati sui grandi maestri.

⇒(click) Per saperne di più



Sofonisba Anguissola. Le sorelle giocano a scacchi (1555)



Nessun commento:

Posta un commento

I vostri commenti ed osservazioni sono graditi