(foto Daniela Durissini) |
Eccola, questa sciocca felicità
Con le sue finestre bianche spalancate sull'orto!
Sopra lo stagno, uguale a un cigno purpureo,
Naviga silenzioso il tramonto.
Salve, mia pozzanghera d'oro,
E voi betulle capovolte nell'acqua!
Dal tetto una banda di cornacchie
Canta i Vespri alle stelle.
Laggiù oltre i giardini
Dove fiorisce la vitalba
Una soave ragazza vestita di bianco
Accenna delicate canzoni
E il freddo notturno si distende sui campi
Come una sottana celeste.
O mia cara, mia sciocca felicità,
Tenere e fresche guance di una volta!
Sergej Aleksandrovič Esenin, Eccola, questa sciocca felicità
in Esenin.Poesie (Milano, Garzanti tascabili, 1981)
prefazione e traduzione di Giuseppe Paolo Samonà
Nessun commento:
Posta un commento
I vostri commenti ed osservazioni sono graditi