Charles Darwin. Viaggio di un naturalista intorno al mondo (The Voyage of the Beagle)
Charles Darwin ritratto in età giovanile da George Richmond |
Charles
Darwin (1809-1882) aveva solo 22 anni quando si imbarcò sul Beagle,
la nave che il comandante Robert Fitzroy doveva condurre in un lungo
viaggio intorno al mondo.
Robert Fitzroy |
Prima di quel fatidico 27 dicembre 1831 in
cui la nave salpò da Plymouth, non aveva combinato gran che. Avviato
dal padre agli studi di medicina, presso l'Università di Edimburgo,
se n'era ritratto perché troppo sensibile alle pratiche della sala
anatomica, ed anche perché, fin da bambino, s'era interessato
piuttosto alla storia naturale e preferiva trascorrere le sue
giornate all'aperto, raccogliendo ogni sorta di insetti e di minerali
che collezionava testardamente, contro il parere dei genitori. Il
padre allora lo aveva mandato a Cambridge, al Christ's College,
sperando in una carriera ecclesiastica, che non ebbe seguito, dato
che anche in questo il ragazzo non si sentiva portato. Almeno lì
però aveva concluso gli studi, pur continuando a leggere testi di
storia naturale, materia della quale era diventato un esperto, tanto
che il noto geologo Adam Sedgwick gli aveva chiesto di accompagnarlo
in una campagna di rilievi effettuata in Galles, nell'estate del
1831.
Nello
stesso anno era prevista la partenza del Beagle ed era stata messa in
conto la presenza a bordo di un noto entomologo, L. Jenyns, ma avendo
questi rinunciato, il professor John Stevens Henslow, con cui Darwin,
negli anni di Cambridge, aveva studiato botanica, lo aveva proposto
come sostituto. Charles aveva rifiutato, spinto anche dal padre che
non poteva credere che non si trovasse nessuno più esperto del
figlio per quell'impresa, e perciò guardava all'incarico con
sospetto, ma per fortuna era intervenuto lo zio, a convincere
entrambi della grande opportunità offerta ad uno studioso così
giovane e Charles s'era presentato a Fitzroy, il quale lo aveva
accettato.
Viaggio del Beagle |
In
realtà i due non andarono troppo d'accordo, nel corso del viaggio,
dovendo anche condividere la cabina, che Charles riempiva di reperti
raccolti durante le soste della nave. Ma non si trattava solo del
fastidio dovuto alla lunga convivenza (in realtà il viaggio, che
originariamente doveva durare due anni ne prese ben cinque), i due
avevano caratteri opposti ed idee completamente diverse. Robert
Fitzroy era una persona molto particolare, soggetto a delle ire
improvvise, come a delle riconciliazioni altrettanto imprevedibili
(noti alcuni episodi in cui cacciò Darwin per poi riaccoglierlo come
se niente fosse accaduto), ed inoltre il suo viaggio era il secondo
nelle terre australi (durante il primo viaggio, sempre a bordo del
Beagle, aveva sostituito il capitano, suicidatosi), da dove la prima
volta aveva prelevato quattro nativi Yamana per condurli in
Inghilterra, promettendo loro un ritorno certo entro un anno. Durante
il viaggio uno di questi era morto, ma il capitano voleva senz'altro
mantenere la parola data e perciò aveva organizzato la seconda
spedizione per riportare gli altri tre e, non trovando finanziatori,
aveva in un primo momento impiegato tutto il suo denaro. Poi venne
allestita una nuova spedizione scientifica, con l'intento di
realizzare delle carte nautiche che aiutassero le imbarcazioni,
sempre più frequenti, sulle complesse rotte meridionali degli
oceani. Aveva quindi delle motivazioni forti ma aveva dimostrato una
tenacia fuori dal comune, mentre Charles era un ragazzo inesperto,
che si lanciava volentieri in ogni avventura quando si trattava di
scendere a terra per poter compiere le sue osservazioni
naturalistiche. Ed in effetti sui cinque anni che durò il viaggio,
Darwin ne trascorse più di tre ad esplorare le terre toccate dal
Beagle, allontanandosi dalla nave anche per parecchio tempo. Questo consentì ad entrambi di portare a compimento il viaggio.
La
nave attraversò l'Oceano Atlantico, passando per Madera, le isole
del Capo Verde, e arrivò in Brasile. Lì avvenne la prima delle famose
discussioni in toni accesi tra Darwin e Fitzroy che manifestò
l'intenzione di lasciare il povero Charles a terra, pentendosi poco
dopo. Darwin prese a trascorrere lunghi periodi sulla terraferma
raggiungendo la nave nei successivi approdi ed approfittando per
spedire in Inghilterra i reperti, tra i quali vi erano anche grandi
ossa di mammiferi estinti. Ma il viaggio si fece particolarmente
interessante quando si trattò di scendere ancor più, lungo le coste
dell'America meridionale. In Patagonia Darwin incontrò i nativi Yamana, popolazione alla quale appartenevano i tre condotti in
Inghilterra e si sorprese per le loro abitudini, per l'indifferenza
con la quale sembrarono accogliere i loro parenti che avevano
viaggiato in Inghilterra, per le condizioni di vita.
Fuegino ritratto da Conrad Martens durante il viaggio del Beagle |
Anche il
missionario che aveva accompagnato i tre e che si proponeva di
rimanere in terra del Fuoco per tentare di evangelizzare i nativi, di
fronte alla distruzione della missione ad al furto delle
suppellettili preferì risalire a bordo della nave. Peraltro poterono
constatare che, dopo qualche mese, quando il Beagle fece ritorno,
dopo un anno, dopo aver visitato le isole Falkland, aver risalito la
costa fino a Montevideo, ed essere sceso nuovamente verso sud,
trovarono uno dei Fuegini, Jimmy Button, il quale era ritornato alla
vita precedente senza alcun apparente rimpianto per quella che aveva
condotto in Inghilterra.
Finalmente,
e s'era ormai nel 1834, la nave attraversò lo stretto di Magellano
ed iniziò a risalire la costa del Cile. Qui Darwin ebbe modo, tra
l'altro, di visitare la Cordigliera delle Ande, attraversandola e
scendendo alla città di Mendoza, per poi tornare a Valparaiso e
reimbarcarsi. Inoltre assistette al terremoto di Valdivia, che
distrusse la città ed anche quella di Conception, 300 chilometri più a nord, e ne rimase molto impressionato. Osservando la linea dei mitili che emergeva di più di due metri dalla superficie del mare dedusse che questi fenomeni facevano alzare la superficie terrestre.
Resti della cattedrale di Conception (John Clements Wickham) |
S'era nel 1835 ed il Beagle fece rotta verso
ovest, salpando verso le isole Galapagos, che regalarono a Darwin
altre scoperte naturalistiche di rilievo, mentre era già giunta
notizia in Inghilterra delle sue sensazionali scoperte e molti
autorevoli scienziati avevano iniziato ad esaminare i reperti che
aveva spedito.
Le
tappe successive furono le isole della Società, Tahiti, dove Darwin
ebbe modo di notare la differenza tra i nativi dell'isola e quelli
della Terra del Fuoco, la Nuova Zelanda, l'Australia, dove incontrò
gli aborigeni, ritenuti peggiori degli abitanti di Tahiti ma migliori
dei Fueghini, che proprio non gli erano piaciuti. Il suo resoconto
si fa qui più stringato e lo spazio dedicato alle esplorazioni è
sempre più contenuto. Il ritorno della nave avvenne attraverso
l'Oceano indiano, le isole Mauritius, il Capo di Buona Speranza,
Città del Capo, l'isola di Sant'Elena, l'isola di Ascensione, le
isole Azzorre, ed approdò in Cornovaglia il 2 ottobre 1836, quindi
quasi cinque anni dopo la partenza.
Il
libro-resoconto di questo viaggio venne pubblicato già nel 1839 e da
allora ha avuto innumerevoli edizioni in tutte le lingue. La parte
più significativa è quella che descrive il viaggio nell'America
Meridionale.
Durante
il viaggio, e successivamente, esaminando i suoi appunti ed i
reperti, Darwin elaborò una sua teoria, sull'evoluzione delle
specie, che gli inimicò parte del pubblico più ortodosso ma che,
pur non priva di errori, divenne uno dei pilastri della scienza
moderna. La pubblicò nel 1859 in un volume The origin of species
(L'origine delle specie), che andò esaurito in pochissimo tempo.
Charles Darwin |
Darwin
ebbe la soddisfazione di veder riconosciuto in vita il suo lavoro e
quando morì, il 19 aprile del 1882, venne sepolto nell'abbazia di
Westminster, accanto a John Herschel e vicino a Isacco Newton.
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