Itinerario
Venezia - Amsterdam - Buenos Aires - Trelew
Puerto Madryn
Penisola di Valdés
Gaiman
Rio Gallegos
Ushuaia
Escursione al Parco Nazionale Terra del Fuoco
Punta Arenas
Puerto Natales
Navigazione sul Seno de Ultima Esperanza (Ghiacciai Balmaceda e Serrano)
Grotta del Milodonte e Parco Nazionale Torri del Paine
El Calafate
El Chalten
Escursioni: Mirador de los condores e mirador de las aguilas; Laguna Torre e mirador Maestri; Laguna de los Tres
El Calafate
Ghiacciaio Perito Moreno
Laguna Nimez e Lago Argentino
Cueva del Gualicho
Rio Gallegos
Comodoro Rivadavia
Buenos Aires - Amsterdam - Venezia
Periodo
11 novembre - 11 dicembre 2015
Mezzi di trasporto
Venezia - Amsterdam - Buenos Aires: volo KLM (a/r)
Buenos Aires - Trelew: volo Aerolineas Argentinas
Per tutti gli spostamenti da Trelew a Comodoro Rivadavia abbiamo usato bus di linea
Comodoro Rivadavia - Buenos Aires: volo Aerolineas Argentinas
Sistemazioni
Ostelli, piccoli alberghi, appartamenti
Puerto Madryn
Famiglia di Indiani Yamana |
Allora la Terra del Fuoco era abitata dai popoli nativi Selknam (Ona) e Yamana (Yaghan). I primi vivevano nella parte centrale dell'isola mentre i secondi ne popolavano soprattutto le coste meridionali. I bianchi iniziarono ad installarsi sul canale di Beagle nel 1868, allorché vi approdò una prima missione inglese. In seguito vi giunse colui che diede un vero impulso all'opera di costruzione dell'abitato: Thomas Bridges. Anch'egli missionario, vi si trasferì con la moglie ed i figli, alcuni dei quali nacquero proprio ad Ushuaia. Tra questi va ricordato soprattutto Lucas Bridges, il quale, quando il padre si ritirò dalla missione, contribuì alla costruzione della fattoria di famiglia di Harbertorn, su terreno concesso dallo stato argentino, ad una sessantina di chilometri da Ushuaia, ma conquistata la fiducia degli Ona che vivevano all'interno dell'isola preferì condividere con essi diversi anni di vita, fondando e gestendo, con il loro determinante aiuto, la nuova estancia di Viamonte, oltre le montagne, verso il lago Fagnano (Cami). Descrisse poi l'intera sua esperienza in Terra del Fuoco nel libro Ultimo confine del mondo, uscito a Londra nel 1948 e tradotto in italiano da Einaudi nel 2009.
L'abitato di Ushuaia si sviluppò rapidamente tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo, quando vi fu fondata una colonia penale, chiusa appena nel 1947, ed oggi trasformata in Museo Marittimo e del Presidio. Vi venne costruita anche una ferrovia che conduceva i prigionieri alla colonia e che ora è stata trasformata in attrazione turistica, percorrendo solo 7 dei 25 chilometri originari, verso la stazione più meridionale del mondo.
Meglio scegliere i bus di linea che conducono nel cuore del Parco Nazionale della Terra del Fuoco ed alla splendida Baia Lapataia, da dove, con una breve escursione, si torna alla casa del parco (eventuale interessante e brevissima digressione alla castorera). Magnifica la camminata al Lago Roca e verso il confine con il Cile.
Continuando la navigazione si giunge in breve alla Guarderia Balmaceda, della CONAF, dove si sbarca per imboccare il sentiero che, in un chilometro, conduce al ghiacciaio Serrano. Siamo nel Parco Nazionale Bernardo O'Higgins. Il percorso è breve e molto suggestivo. Il fronte del ghiacciaio, spettacolare.
Ritornati all'imbarcadero si risale sulla barca, diretta alla fattoria Perales, dove si consuma il pranzo. Il posto è idilliaco e viene voglia di lasciare ben presto la pur ricca tavola per andare a passeggiare sui prati attorno alla fattoria, in vista di magnifici monti lontani.
Puerto Natales
Puerto Natales è una piccola cittadina cilena, affacciata sul Seno de Ultima Esperanza. Ci si arriva in genere per visitare il Parco Nazionale delle Torri del Paine ma, oltre a questa, che è l'attrattiva maggiore della zona, è di grande interesse ambientale e paesaggistico la navigazione fino ai ghiacciai Balmaceda e Serrano. Nell'attesa si passeggia lungo le vie del centro dove si trovano alcune botteghe di artigiani che lavorano le pietre dure e lungo la riva del mare, dove alcune installazioni artistiche di un certo interesse, si ispirano alle tradizioni ed all'ambiente locali. Una di esse è chiaramente ispirata al clima patagonico.
Di buon mattino si prende un bus che conduce al porto dove si sale su una barca piuttosto comoda e si inizia a risalire la parte finale del Seno de Ultima Esperanza. L'ampio canale è circondato da monti che, man mano, diventano sempre più alti ed aspri. Si arriva infine al primo ghiacciaio, il Balmaceda, che un tempo scendeva con il suo fronte fino al mare, mentre ora si mantiene un po' sopra la riva.
Di buon mattino si prende un bus che conduce al porto dove si sale su una barca piuttosto comoda e si inizia a risalire la parte finale del Seno de Ultima Esperanza. L'ampio canale è circondato da monti che, man mano, diventano sempre più alti ed aspri. Si arriva infine al primo ghiacciaio, il Balmaceda, che un tempo scendeva con il suo fronte fino al mare, mentre ora si mantiene un po' sopra la riva.
Continuando la navigazione si giunge in breve alla Guarderia Balmaceda, della CONAF, dove si sbarca per imboccare il sentiero che, in un chilometro, conduce al ghiacciaio Serrano. Siamo nel Parco Nazionale Bernardo O'Higgins. Il percorso è breve e molto suggestivo. Il fronte del ghiacciaio, spettacolare.
Ritornati all'imbarcadero si risale sulla barca, diretta alla fattoria Perales, dove si consuma il pranzo. Il posto è idilliaco e viene voglia di lasciare ben presto la pur ricca tavola per andare a passeggiare sui prati attorno alla fattoria, in vista di magnifici monti lontani.
Parco Nazionale Torri del Paine
Il Parco Nazionale Torri del Paine offre molti sentieri escursionistici e molte possibilità anche per i climbers, che si misurano con pareti magnificamente verticali. Da Puerto Natales si può prendere un bus che, in giornata, fa il giro del parco, offrendo la possibilità, a prezzo contenuto, anche a coloro che non hanno a disposizione un auto, di farsi almeno un'idea dell'area protetta. All'interno del parco ci sono poi alcuni alberghi piuttosto cari, ed alcuni rifugi. Esiste inoltre la possibilità di campeggiare.
Il tour inizia con una prima sosta, alla grotta del Milodonte, resa celebre da Chatwin, nel suo In Patagonia, e prosegue quindi oltre i confini del parco, fino al Lago Sarmiento, in vista delle Torri. Il panorama è magnifico ed anche l'ambiente del lago non è da meno.
Quindi si prosegue fino al magnifico lago Nordenskjold, proprio sotto i Corni del Paine. Il Lago deriva il nome dal geologo ed esploratore Otto Nordenskjold, svedese, che effettuò diverse spedizioni in Patagonia ed in America del Sud tra il 1890 e gli anni Venti del Novecento.
Ed ancora al Salto Grande
Ed al lago Pehoe, da dove il gruppo del Paine appare in tutta la sua bellezza.
|
El Calafate
El Calafate non è un bel posto. Troppo turistico, troppo caro, poca qualità. In cambio però si trova immerso in un ambiente magnifico, affacciato alle serene acque del Lago Argentino e vicino al (troppo) celebre ghiacciaio Perito Moreno. La maggior parte delle persone che arrivano a El Calafate si fermano il tempo necessario ad effettuare la gita organizzata al ghiacciaio (con annessa navigazione fin sotto il fronte) e se ne vanno. Innumerevoli agenzie offrono gite a prezzi irragionevoli per le più diverse destinazioni ma, indubbiamente, la più gettonata è proprio quella al Perito Moreno. Ma....c'è un ma, per fortuna.
Ghiacciaio Perito Moreno
Con un bus di linea è possibile raggiungere ugualmente il ghiacciaio, avendo a disposizione tutto il tempo necessario a vederlo e fotografarlo con grande tranquillità (oddio, quella consentita dalle frotte di turisti che si riversano per ogni dove).
Dunque si parte alle 9.30 dal bus Terminal di El Calafate e si fa un lungo giro che tocca anche il Lago Roca. Meglio, così si vede un po' più di mondo! Lì c'è un campeggio ed il bus ritorna sul posto solo se ci sono passeggeri da imbarcare. Dal lago si va al Parco Nazionale Los Glaciares. Lungo la strada (all'inizio ripio) si possono osservare tantissime lepri, ma anche l'aquila mora, i condor e diversi fenicotteri. Con grande gentilezza l'autista indica gli animali e si ferma per consentire di scattare qualche foto. Si paga l'entrata al parco e si prosegue per il ghiacciaio. Lì è il caos. Tantissimi pullman, gente dovunque, caffetteria sempre piena e con prezzi elevati. Si scende dal bus, che torna dopo 4 ore.
Si percorrono tutte le passerelle, riuscendo ad avvicinarsi talmente al ghiacciaio che la navigazione sembra proprio superflua. Lo spettacolo è grandioso, i distacchi, frequenti ed emozionanti.
Laguna Nimez
Pochi ci pensano ma a breve distanza dal centro dell'abitato la Riserva Naturale Laguna Nimez, sulle rive del Lago Argentino offre la possibilità di osservare molte specie di uccelli, sia di passo che nidificanti.
Grotta del Gualicho
A pochi chilometri dal centro di El Calafate si trova l'interessante, e poco visitata, grotta del Gualicho, uno dei siti archeologici più importanti della provincia di Santa Cruz. Sulle pareti le pitture lasciate dai Tehuelches, antichi abitanti della zona, in parte restaurate, in parte riprodotte da altri siti. Il luogo è molto suggestivo ed ambientalmente stupendo. Il modo più veloce per arrivarvi è il taxi.
|
(foto Daniela Durissini e Carlo Nicotra)
Nessun commento:
Posta un commento
I vostri commenti ed osservazioni sono graditi