Operai al lavoro nella Death Valley (Parco Nazionale della Death Valley) Immagine d'epoca |
Il 13 settembre del 1922 fu registrata ad el-Azizia, in Libia, la temperatura di 58°, per quasi 90 anni ritenuta la più elevata mai misurata sulla Terra. Tuttavia la scienza, nel frattempo, ha fatto grandi progressi e, nel 2010/11, un gruppo di lavoro, composto da esperti appartenenti all'Organizzazione Metereologica Mondiale, a seguito di accurate verifiche, ha invalidato questo valore, assegnando alla Death Valley, in California, il primato di luogo più caldo, con una temperatura di 56,7° raggiunta il 10 luglio del 1913. Il gruppo di lavoro, composto da esperti libici, italiani, spagnoli, egiziani, francesi, marocchini, argentini, americani, inglesi, ha esaminato la precisione degli strumenti adoperati allora, l'esperienza del rilevatore, le temperature misurate in altre località vicine e l'adeguatezza del luogo in cui la temperatura è stata rilevata, concludendo per uno scarto di 7° in più rispetto al dato reale.
Questa vicenda, al di là della semplice curiosità, dovrebbe far riflettere sulla veridicità di certi dati, soprattutto quelli estremi, comunicati dai media, spesso senza le opportune verifiche, ma anche sulle possibilità che la scienza ha acquisito negli ultimi anni, che consentono una verifica a posteriori di fenomeni fisici anche molto lontani nel tempo.
Da notare che ancor oggi, in rete, si trova questo dato non corretto.
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