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martedì 11 settembre 2018

Un sistema idrico ecosostenibile realizzato agli inizi del Novecento / An eco-sustainable water system designed at the beginning of the twentieth century

Štanjel. Giardino Ferrari (foto Daniela Durissini)
Siamo negli anni venti del Novecento quando Max Fabiani, affermato architetto, con al suo attivo progetti realizzati in diversi paesi europei, oltre che a Trieste e Gorizia, progetta e realizza a Štanjel, sul Carso sloveno, dove si trova la sua casa natale, un innovativo sistema di raccolta e ridistribuzione dell'acqua piovana.
Štanjel. Giardino Ferrari in una foto d'epoca
Le genti del Carso, privo di importanti corsi d'acqua superficiali e caratterizzato da un terreno calcareo, hanno da sempre raccolto le acque meteoriche mediante complessi sistemi che le convogliano dai tetti di più case nelle cisterne, poste al centro dei cortili, ma Max Fabiani ha dato alla villa Ferrari di 
Štanjel (insieme della case costruite sulle mura e riatatte dallo stesso architetto e nello stesso periodo) qualcosa di più, progettando un sistema che non solo raccoglie l'acqua in una cisterna principale, ma ne depura una parte, destinandola all'inaffiamento degli ortaggi, mentre lascia scorrere solo quella in eccesso ad alimentare la grande vasca del giardino. A questo sistema si affianca un altro, composto da tre cisterne che sono destinate a rifornire di acqua corrente la villa.
Štanjel. Giardino Ferrari (foto Daniela Durissini)
Da notare che le acque arrivano ai depositi dalle case più alte, poste sulla cima del colle e percorrono un tratto in tubature di calcestruzzo, se destinate alla vasca, ed in tubature metalliche se destinate al consumo alimentare ed alla fontana.  

Un sistema ingegnoso, in funzione ancor oggi per le necessità del magnifico giardino e della vasca ornamentale. L'acquedotto pubblico ha raggiunto la località solo nel 1991 e fino ad allora il sistema del Fabiani è stato pienamente in uso. 

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