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martedì 18 settembre 2018

Progettare Trieste: Eugenio Geiringer

Trieste. Piazza dell'Unità (foto Daniela Durissini)

Eugenio Geiringer, architetto ed ingegnere, nato nel 1844 a Trieste, dove morì nel 1904, ebbe un ruolo significativo nella progettazione e realizzazione di alcuni degli edifici più importanti della città ottocentesca, oltre ad essere stato l'ideatore della famosa linea tranviaria che collega la città all'altipiano. 

Piazza dell'Unità (foto Daniela Durissini)
Tram di Opicina (foto D. Durissini)
Personaggio eclettico, capace di realizzare un'architettura particolare e nuova rispetto agli stilemi neoclassici ancora in uso all'epoca, ai quali tuttavia, in alcuni casi si conformò, collaborò alla realizzazione di alcuni dei palazzi che formano oggi la piazza dell'Unità che, in parte, progettò e di cui, in alcuni casi, ricoperse il determinante ruolo di direttore dei lavori. Fu questo, ad esempio, il caso del palazzo municipale, progettato da Giuseppe Bruni. Assieme a Domenico Righetti progettò l'affaccio sulla piazza di Palazzo Stratti, ebbe poi dalle Assicurazioni Generali l'incarico di realizzare l'hotel Garni, poi hotel Vanoli ed oggi Hotel Duchi d'Aosta. Tra il 1880 ed il 1882 fu realizzato il palazzo del Lloyd Austriaco, poi Lloyd Triestino, progettato dall'architetto viennese von Ferstel, e Geiringer ebbe l'incarico di seguire parte dei lavori. Nel 1884 fu incaricato di eseguire la facciata postica del Teatro Verdi, progettato da Matteo Pertsch.
Le Assicurazioni Generali lo incaricarono quindi di progettare la sede principale del gruppo, mentre condivise con l'architetto Muller il progetto per la realizzaizone della sede della Banca d'Italia. 
Si dedicò anche alla progettazione di alcune tra le dimore più prestigiose della Trieste d'allora, come la stessa villa Geiringer, sul colle di Scorcola, villa Fausta, già proprietà di Muzio de Tommasini, che restaurò e riadattò per la nuova proprietaria, Livia Fausta Veneziani, moglie di Italo Svevo, villa Basevi, che, a seguito del terremoto del 1895, ricostruì ed ampliò per la famiglia, che l'aveva acquisita dai Diana (la villa fu poi sede dell'Osservatorio astronomico triestino). 
Assieme all'architetto Pulitzer-Finali progettò il ristorante-birreria dell'ex fabbrica di birra Dreher, in piazza della Borsa.

Trieste Piazza della Borsa
PIazza della Borsa. A destra l'ex birreria Dreher (foto Daniela Durissini)

Presidente della Società Alpina delle Giulie di Trieste, disegnò e fece realizzare a proprie spese la vedetta Ortensia, sul ciglione carsico, dalla quale si poteva ammirare tutto il golfo. La dedicò alla propria moglie, Ortensia Luzzatti, da cui il nome. 
Per molti anni fu presidente della Società degli Ingegneri ed Architetti di Trieste.

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