Giovanni Battista Piranesi, Veduta della Fontana di Trevi |
Il 4 ottobre del 1720 nasceva a Mogliano Veneto Giovanni Battista Piranesi, architetto ed incisore, al quale si devono, tra l'altro, le note tavole raffiguranti le Vedute di Roma.
Piranesi iniziò ad occuparsi di architettura grazie agli insegnamenti del padre, capomastro, e dello zio, magistrato alle acque di Venezia, ed amante del Palladio e di Vitruvio ma, lasciata la casa natale nel 1740, si recò a Roma dove ebbe modo di completare la sua formazione e dove frequentò la bottega di Giuseppe Vasi, apprendendo l'arte dell'acquaforte.
Attratto dalle rovine romane e dagli scavi archeologici che all'epoca venivano effettuati ad Ercolano comprese di volersi dedicare principalmente all'incisione ed aprì una bottega a Roma, in via del Corso, anche se ebbe l'occasione di misurarsi con alcuni restauri e con il progetto della trasformazione della chiesa di Santa Maria del Priorato, che però gli attirò numerose critiche.
Tra il 1745 ed il 1761 si dedicò prevalentemente alle opere di riproduzione dei monumenti antichi della città di Roma o di particolari degli stessi, ai quali affiancò alcuni capricci di grande impatto raccolti nelle due edizioni delle notissime Carceri, che segnano appunto i limiti di questo periodo fortunato per l'autore, 1745 e 1761.
In seguito Piranesi pubblicò altre opere minori, una delle quali, concernente l'arte di adornare i camini, testimonia l'interesse per gli oggetti decorativi che raccoglieva in grande quantità nella sua bottega.
Morì nella sua casa romana nel 1778.
⇒(click) Il libro S. Tozzi, L. Ficacci, Piranesi. La fabbrica dell'utopia (ed. De Luca Editori d'Arte, 2017)
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