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venerdì 19 ottobre 2018

Pensieri d'autore. Il Carso di Scipio Slataper

Alto carso
Altipiano Carsico (foto Daniela Durissini)

Il mio carso è duro e buono. Ogni suo filo d'erba ha spaccato la roccia per spuntare, ogni suo fiore ha bevuto l'arsura per aprirsi. Per questo il suo latte è sano e il suo miele odoroso.
Egli è senza polpa.  Ma ogni autunno un'altra foglia bruna si disvegeta nei suoi incassi e la sua poca terra rossastra sa ancora di pietra e di ferro. Egli è nuovo ed eterno. E ogni tanto s'apre in lui una quieta dolina, ed egli riposa infantilmente tra i peschi rossi e le pannocchie canneggianti.
Disteso sul tuo grembo io sento lontanar nel profondo l'acqua raccolta dai tuoi abissi, una sola acqua, e fresca, che porta la tua giovane salute al mare e alla città.


da Scipio Slataper, Il mio Carso (La Voce, 1912)

Scipio Slataper (Trieste 1888 - Monte Calvario 1915)

⇒(click) Il libro: Scipio Slataper, Il mio Carso (pdf Progetto Manuzio)

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