Altipiano Carsico (foto Daniela Durissini) |
Il mio carso è duro e buono. Ogni suo filo d'erba ha spaccato la roccia per spuntare, ogni suo fiore ha bevuto l'arsura per aprirsi. Per questo il suo latte è sano e il suo miele odoroso.
Egli è senza polpa. Ma ogni autunno un'altra foglia bruna si disvegeta nei suoi incassi e la sua poca terra rossastra sa ancora di pietra e di ferro. Egli è nuovo ed eterno. E ogni tanto s'apre in lui una quieta dolina, ed egli riposa infantilmente tra i peschi rossi e le pannocchie canneggianti.
Disteso sul tuo grembo io sento lontanar nel profondo l'acqua raccolta dai tuoi abissi, una sola acqua, e fresca, che porta la tua giovane salute al mare e alla città.
da Scipio Slataper, Il mio Carso (La Voce, 1912)
Scipio Slataper (Trieste 1888 - Monte Calvario 1915)
⇒(click) Il libro: Scipio Slataper, Il mio Carso (pdf Progetto Manuzio)
Nessun commento:
Posta un commento
I vostri commenti ed osservazioni sono graditi