Rilievo della colonna Traiana. Imbarcazioni sul fiume. Sullo sfondo Viminacium o Singidunum |
La
strada romana che usciva da Sirmium e si dirigeva verso sud-est,
passava per la città di Bassianae (oggi Petrovac, Serbia), seconda
per importanza, nella regione, solo a Sirmium. Originariamente la
città era un campo militare e divenne municipio nel 124 e colonia
nel 214. A metà del V secolo fu conquistata dagli Unni e
progressivamente decadde.
Pianta della regione |
Da
Bassianae la strada conduceva a Taurunum (oggi Zemun, Serbia), sita
alla confluenza tra la Sava ed il Danubio e nota per essere stata una
delle sedi della flotta romana Pannonica.
La
località, abitata già dal Neolitico e, più stabilmente, dall'età
del bronzo, vide insediarsi popolazioni celtiche e galle nel corso
del III secolo a.C. Al tempo di Augusto, allorché fu fondata la
provincia della Pannonia, Taurunum divenne un importante insediamento
militare romano.
Zemun (taurunum) nel 1791. Si notano le mura e l'impianto del castro |
Fu conquistata dagli Unni nel 441 e subì poi le
invasioni di altre popolazioni barbare.
La
strada romana proseguiva quindi verso Singidunum, transitando per la
Statio Confluentes, e passando alla riva meridionale della
Sava e quindi nella provincia delle Mesia superiore. Importanti
ricerche archeologiche stanno rivelando la posizione esatta della
statio, di difficile individuazione perché più volte
devastata nel corso dei secoli anche dalle piene del fiume.
Infine
si arrivava a Singidunum (odierna Belgrado, Beograd, capitale della
Serbia), città di origine celtica, come si evince anche dal nome
originario: Singidun.
Pianta di Singidunum (elab. da Pavle Cikovac) |
Conquistata dai romani, fu inizialmente sede di una delle legioni che
furono destinate alla costruzione del limes nella
Mesia. Nell'anno 86 vi venne stanziata la legione IV Flavia che
eresse il castrum, nel
luogo in cui sorse in seguito la fortezza medievale di Kalemegdan.
Fortezza di Kalemegdan (foto A. Milenkovic) |
Alle stessa legione si deve anche la costruzione del ponte che
collegava Singidunum a Taurunum. La città si sviluppò accanto
all'insediamento militare e ben presto divenne un centro importante.
Qui venne stanziata anche la flotta. Elevata a municipio con Adriano,
sotto Gordiano III divenne colonia (III secolo).
Come
le altre città della regione fu devastata dagli Unni nel 441 ed in
seguito venne invasa da altre popolazioni barbare e subì numerosi
assedi. Fu perduta e riconquistata più volte ed infine fu presa
dagli Slavi nel 630.
La
città moderna è stata costruita sull'antica Singidunum e pertanto è
molto difficile portare alla luce i resti dell'insediamento romano.
Gli scavi archeologici hanno messo in luce parte delle terme, parte
dei bastioni del castro e parte di una necropoli.
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