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giovedì 18 maggio 2017

La strada romana da Emona a Viminacium (p. IV – Viminacium).


Ricostruzione di Viminacium romana


Viminacium è l'ultima tappa di questo lungo viaggio virtuale lungo la strada romana che partendo da Aquileia arrivava ad Emona e da lì poi si dirigeva verso la penisola Balcanica, attraversando i territori che oggi si trovano in Slovenia, Croazia, Bosnia e Serbia. Un'opera importante per favorire la penetrazione dell'esercito romano ad Oriente e la costruzione del limes nelle regioni della Pannonia e della Mesia superiore.




Divisione dell'impero (293-305)



Viminacium (odierna Kostolac), parimenti agli altri siti fin qui esaminati, fu fondata come insediamento militare, con ogni probabilità in periodo augusteo, lungo le rive della Mlava. In seguito divenne fortezza legionaria. Qui venne organizzata la prima campagna militare contro i Daci (101-102). All'inizio del II secolo la città divenne la capitale della Mesia superiore. Fu visitata da Traiano, Settimio Severo che vi giunse con la moglie, Giulia Domna, Caracalla, che proprio qui fu proclamato Cesare. Divenne colonia sotto Gordiano III e, contemporaneamente, vi fu istituita una zecca.




Busto di Giulia Domna



Nelle vicinanze si combatté nel 285 la battaglia del Margus, tra Diocleziano, vittorioso, e Carino, mentre Costantino I vi passò nel periodo in cui condusse la campagne contro i Sarmati e i Goti.
Come altri insediamenti venne distrutta dagli Unni nel 441, fu parzialmente ricostruita da Giustiniano I, ma venne nuovamente distrutta dagli Avari nel 584.




Tumulo dell'imperatore Ostiliano


Viminacium è oggi la zona archeologica più visitata della Serbia, essendo stati portati alla luce resti imponenti dell'antico insediamento romano. Nel corso delle diverse campagne di scavo condotte negli anni '70 ed '80 sono state ritrovate 13.500 tombe, un numero considerevole, che fa di questo sito la maggior necropoli dell'impero. Negli anni recenti sono stati portati alla luce le terme, particolarmente ricche, l'anfiteatro (con una capienza di 12000 spettatori), l'acquedotto, la tomba dell'imperatore Ostiliano, ed altri edifici di rilievo. Nel corso degli scavi sono stati recuperati più di 30.000 oggetti ed alcune monete di bronzo.
Nel corso delle campagne di scavo del 2002 e 2003 è stata rinvenuta la porta praetoria del campo militare.




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