Ricostruzione di Viminacium romana |
Viminacium
è l'ultima tappa di questo lungo viaggio virtuale lungo la strada
romana che partendo da Aquileia arrivava ad Emona e da lì poi si
dirigeva verso la penisola Balcanica, attraversando i territori che
oggi si trovano in Slovenia, Croazia, Bosnia e Serbia. Un'opera
importante per favorire la penetrazione dell'esercito romano ad
Oriente e la costruzione del limes nelle regioni della Pannonia e
della Mesia superiore.
Divisione dell'impero (293-305) |
Viminacium
(odierna Kostolac), parimenti agli altri siti fin qui esaminati, fu
fondata come insediamento militare, con ogni probabilità in periodo
augusteo, lungo le rive della Mlava. In seguito divenne fortezza
legionaria. Qui venne organizzata la prima campagna militare contro i
Daci (101-102). All'inizio del II secolo la città divenne la
capitale della Mesia superiore. Fu visitata da Traiano, Settimio
Severo che vi giunse con la moglie, Giulia Domna, Caracalla, che
proprio qui fu proclamato Cesare. Divenne colonia sotto Gordiano III
e, contemporaneamente, vi fu istituita una zecca.
Busto di Giulia Domna |
Nelle
vicinanze si combatté nel 285 la battaglia del Margus, tra
Diocleziano, vittorioso, e Carino, mentre Costantino I vi passò nel
periodo in cui condusse la campagne contro i Sarmati e i Goti.
Come
altri insediamenti venne distrutta dagli Unni nel 441, fu
parzialmente ricostruita da Giustiniano I, ma venne nuovamente
distrutta dagli Avari nel 584.
Tumulo dell'imperatore Ostiliano |
Viminacium
è oggi la zona archeologica più visitata della Serbia, essendo
stati portati alla luce resti imponenti dell'antico insediamento
romano. Nel corso delle diverse campagne di scavo condotte negli anni
'70 ed '80 sono state ritrovate 13.500 tombe, un numero considerevole,
che fa di questo sito la maggior necropoli dell'impero. Negli anni
recenti sono stati portati alla luce le terme, particolarmente
ricche, l'anfiteatro (con una capienza di 12000 spettatori),
l'acquedotto, la tomba dell'imperatore Ostiliano, ed altri edifici di
rilievo. Nel corso degli scavi sono stati recuperati più di 30.000
oggetti ed alcune monete di bronzo.
Nel
corso delle campagne di scavo del 2002 e 2003 è stata rinvenuta la
porta praetoria del campo
militare.
Nessun commento:
Posta un commento
I vostri commenti ed osservazioni sono graditi