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martedì 9 maggio 2017

Trieste e il suo territorio in alcune mappe del secolo XVI (p. I).


Mappa del territorio triestino del sec. XVI

Presso l'Archivio Diplomatico della Biblioteca Civica Attilio Hortis di Trieste sono conservate alcune carte del secolo XVI che riproducono il territorio triestino come si presentava all'epoca. Questa raffigurazione è assai interessante poiché a fronte di una documentazione piuttosto abbondante sul periodo non esistono rappresentazioni grafiche della zona.
I disegni, eseguiti presumibilmente in occasione di alcune controversie in materia confinaria tra Trieste e Duino, riportano le strade, i centri abitati ed anche parte delle caratteristiche fisiche del territorio, segnando i monti della Vena, la parte pianeggiante tra questi ed il limite del costone carsico, gli approdi.
Una delle carte comprende la fascia costiera che va da San Giovanni di Duino, fino a Trieste e la parte interna che da un lato va fino a San Pelagio (Villa de Sancto Paladio) e dall'altra, sopra Trieste, va fino a Corgnal (attuale Lokev, Slovenia). Qui vengono segnate due strade importanti: una parte da Trieste e passa per Basovizza (Villa de Besoviza) e per Lipizza (Villa de Lippiza, attuale Lipica, Slovenia), mentre l'altra raggiunge il paese direttamente da Opicina (Villa de Opchiena). All'epoca non esisteva alcun percorso costiero e pertanto l'altipiano si raggiungeva da Treste salendo ad Opicina per due strade, l'una in partenza dalla parte orientale della città ed una dalla parte occidentale che, con lungo giro, raggiungeva il centro abitato. Da Opicina si andava a Prosecco lungo la strada che poi continuava per Santa Croce e San Giovanni. Il paese più importante dell'altipiano carsico sembra essere Prosecco.


Prosecco e Contovello

Viene segnato anche il vicino centro di Contovello con la chiesa e le due strade secondarie che scendono al mare, una delle quali arriva a Barcola, dove vengono riportati la chiesa di San Bartolomeo ed il porto di Cedas, mentre l'altra arriva a Grignano, dove si trova la chiesa di Santa Maria. Tra le due strade, a livello del mare, è segnata la chiesa di San Canziano. Il paese di Santa Croce appare molto piccolo e discosto dalla strada principale, sulla quale è segnata una colonna con croce (che dà il nome al paese) in corrispondenza della strada che scende al mare, dove il porticciolo risulta difeso da un muro.
La strada principale prosegue quindi fino a San Giovanni di Duino. Dove sono riportati due chiese ed il fiume Timavo che sfocia nel mare con due bocche. Duino è riportato come due distinte frazioni: Duin piccolo e Duino, divise dal porto.
Per quanto concerne la città di Trieste, nella carta compaiono il colle edificato, con la chiesa di San Giusto sulla cima, le mura, le saline esterne alla città, una parte ad est, divisa dalla città da un canale, ed una ad ovest, a Campo Marzio, ma soprattutto si notano il vecchio porto, ben difeso, ed una banchina esterna allo stesso. 



Trieste con le saline ed il porto



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