Mappa del territorio triestino del sec. XVI |
Presso
l'Archivio Diplomatico della Biblioteca Civica Attilio Hortis di
Trieste sono conservate alcune carte del secolo XVI che riproducono
il territorio triestino come si presentava all'epoca. Questa
raffigurazione è assai interessante poiché a fronte di una
documentazione piuttosto abbondante sul periodo non esistono
rappresentazioni grafiche della zona.
I
disegni, eseguiti presumibilmente in occasione di alcune controversie
in materia confinaria tra Trieste e Duino, riportano le strade, i
centri abitati ed anche parte delle caratteristiche fisiche del
territorio, segnando i monti della Vena, la parte pianeggiante tra
questi ed il limite del costone carsico, gli approdi.
Una
delle carte comprende la fascia costiera che va da San Giovanni di
Duino, fino a Trieste e la parte interna che da un lato va fino a San
Pelagio (Villa de Sancto Paladio) e dall'altra, sopra Trieste, va
fino a Corgnal (attuale Lokev, Slovenia). Qui vengono segnate due
strade importanti: una parte da Trieste e passa per Basovizza (Villa
de Besoviza) e per Lipizza (Villa de Lippiza, attuale Lipica,
Slovenia), mentre l'altra raggiunge il paese direttamente da Opicina
(Villa de Opchiena). All'epoca non esisteva alcun percorso costiero e
pertanto l'altipiano si raggiungeva da Treste salendo ad Opicina per
due strade, l'una in partenza dalla parte orientale della città ed
una dalla parte occidentale che, con lungo giro, raggiungeva il
centro abitato. Da Opicina si andava a Prosecco lungo la strada che
poi continuava per Santa Croce e San Giovanni. Il paese più
importante dell'altipiano carsico sembra essere Prosecco.
Prosecco e Contovello |
Viene
segnato anche il vicino centro di Contovello con la chiesa e le due
strade secondarie che scendono al mare, una delle quali arriva a
Barcola, dove vengono riportati la chiesa di San Bartolomeo ed il
porto di Cedas, mentre l'altra arriva a Grignano, dove si trova la
chiesa di Santa Maria. Tra le due strade, a livello del mare, è
segnata la chiesa di San Canziano. Il paese di Santa Croce appare
molto piccolo e discosto dalla strada principale, sulla quale è
segnata una colonna con croce (che dà il nome al paese) in
corrispondenza della strada che scende al mare, dove il porticciolo
risulta difeso da un muro.
La
strada principale prosegue quindi fino a San Giovanni di Duino. Dove
sono riportati due chiese ed il fiume Timavo che sfocia nel mare con
due bocche. Duino è riportato come due distinte frazioni: Duin
piccolo e Duino, divise dal porto.
Per
quanto concerne la città di Trieste, nella carta compaiono il colle
edificato, con la chiesa di San Giusto sulla cima, le mura, le saline
esterne alla città, una parte ad est, divisa dalla città da un
canale, ed una ad ovest, a Campo Marzio, ma soprattutto si notano il
vecchio porto, ben difeso, ed una banchina esterna allo stesso.
Trieste con le saline ed il porto |
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