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mercoledì 31 maggio 2017

La chiesa di Sant'Apollinare (Trento)


Chiesa di Sant'Apollinare Trento
Chiesa di Sant'Apollinare (Trento) (foto Daniela Durissini)

La chiesa di Sant'Apollinare, a Trento, sita nell'attuale borgo di Piedicastello, è sorta alla base del Doss di Trento (anticamente indicato come Verruca), al di là dell'Adige, fuori le mura.
L'edificio attuale risale al XIV secolo e nella sua costruzione sono stati reimpiegati, come d'uso all'epoca, diversi materiali esistenti precedentemente sul posto, dove gli scavi archeologici hanno potuto accertare una presenza antropica quasi costante fin dalla preistoria.
Uno studio effettuato proprio sui materiali lapidei ha potuto accertare che questi, inizialmente adoperati nella costruzione di un muro tardoantico, ai piedi del colle, vennero poi impiegati nel momento in cui venne eretta la chiesa. Sulla cima fortificata del colle, nel secolo VI, si trovava una chiesa di notevoli dimensioni, accanto alla quale vi era un cimitero.
Gli abitanti di Trento, ormai disposta sulla riva opposta dell'Adige che allora, e fino alla rettifica del suo corso avvenuta nel 1856, formava un'ansa che proteggeva la piana, dove correva la via Claudia Augusta, vi si rifugiavano, in caso di pericolo, nel periodo delle invasioni barbariche, come si apprende da una lettera di Cassiodoro che invitava la popolazione a proteggersi entro le mura, considerate inattaccabili.



Francesco Ranzi. Pianta di Trento (1826)


Per quanto concerne la chiesa di Sant'Apollinare i recenti scavi hanno accertato un uso del sito antecedente la sua costruzione, indicativamente dal VI-VII secolo, periodo al quale risalgono i resti di due edifici addossati al muro tardoantico, uno dei quali distrutto da un incendio, del quale sono evidenti le tracce, all'interno del quale è stato rinvenuto un pozzo, e la cui destinazione d'uso è ancora dubbia, benché sia stata avanzata l'ipotesi che si trattasse di un battistero. L'altro edificio è una chiesa a navata unica, dotata di abside semicircolare, all'esterno della quale sono stati messi in luce i resti di un'area cimiteriale.
Successivamente l'area è stata interessata da numerose modifiche e la chiesa ha subito rimaneggiamenti, probabilmente nel corso dei secoli X-XI. Nel corso del XIII secolo è stato costruito (1242) accanto alla chiesa il monastero dei benedettini. La chiesa abbaziale d'impianto romanico, all'inizio del secolo successivo, è stata ricostruita, conservandone però il campanile: il nuovo impianto trecentesco permane tuttora, nonostante le ulteriori ristrutturazioni subite.
La documentazione dell'epoca consente di identificare alcuni degli artefici della ristrutturazione in Giovanni da Como (muratore), Bonaventura da Trento (carpentiere) e Nicolò da Padova, pittore di scuola giottesca.
A quest'ultimo si deve con ogni probabilità la Madonna di Piedicastello, affresco realizzato in un'edicola addossata al campanile e poi, per evitare danneggiamenti, staccato e posto all'interno dell'edificio, mentre gli affreschi che decorano le pareti interne e che sono stati portati alla luce grazie a recenti restauri sono attribuibili senz'altro a mani diverse e più tarde.


Chiesa di Sant'Apollinare affreschi
Chiesa di Sant'Apollinare. Affreschi (foto Daniela Durissini)


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