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mercoledì 15 novembre 2017

Tenerife. Da Garachico a Vilaflor

Tenerife. Garachico (foto Daniela Durissini)
La destinazione di oggi è stata Garachico, un piccolo paese sulla costa settentrionale dell'isola. Per raggiungerlo da Los Abrigos abbiamo percorso per un buon tratto l'autostrada sud e quindi la strada che, da Santiago del Teide, punto di partenza per il Barranco di Masca, sale dapprima fino al passo di Erjos del Tanque, a 1170 metri sul livello del mare, per poi scendere a El Tanque. Imboccando una strada tutta curve e veramente stretta si scende poi a precipizio fino al porticciolo di Garachico, dove si parcheggia. In cima al molo la prima attrazione: l'opera recente di un artista locale che richiama l'antica porta di terra dell'abitato. Sì perché qui ci si trova in un luogo pieno di storia, un tempo capitale dell'isola.  


Tenerife. Garachico. Antuca pianta dell'abitato (foto Daniela Durissini)
Camminando lungo la riva del mare si arriva al castello di San Miguel, fatto costruire da Filippo II proprio per difendere il porto e, di conseguenza, l'abitato. 


Tenerife. Garachico. Castello di San Miguel (foto Daniela Durissini)
Vicino al castello si possono osservare le piscine naturali che consentono di immergersi al riparo dalle onde dell'oceano. In  questo periodo l'accesso alle vasche è vietato, per lavori di sistemazione dei tracciati che vi conducono. Poco male, il tempo non proprio soleggiato ed il vento non avrebbero consentito comunque di fare il bagno.


Tenerife. Garachico. Piscine naturali (foto Daniela Durissini)
Dirigendosi verso l'interno dell'abitato si giunge alla bella chiesa di Santa Ana, costruita su un terreno donato da Cristobal de Ponte, intraprendente genovese, fondatore della cittadina, nel 1520. 


Tenerife. Garachico. Chiesa di Santa Ana (foto Daniela Durissini)
La chiesa porta il nome della moglie del generoso donatore. I lavori per la  costruzione dell'edificio durarono molti anni e, in parte, superarono il secolo, tant'è vero che, nel 1578 il vescovo Cristobal Vela fece in tempo ad apportare notevoli modifiche al progetto iniziale.


Tenerife. Garachico. Chiesa di Santa Ana. Portale principale (foto Daniela Durissini)
Di particolare interesse il portale principale, eseguito da due maestri, a cavallo dei secoli XVI e XVII, che mostra elementi platereschi, rinascimentali, tardo gotici e, nei capitelli dei due pilastri, un ordine  composito, vero arcaismo di stile manuelino portoghese. 
La chiesa fu quasi interamente distrutta dall'incendio dovuto all'eruzione che la coinvolse nel 1706, ma fu ricostruita tra il 1714 ed il 1721.
Interessante la salita alla torre campanaria; anche se non si arriva proprio in cima il panorama è comunque notevole.


Tenerife. Garachico. Chiesa di Nostra Signora degli Angeli (foto Daniela Durissini)
Dalla  chiesa si va alla piazza principale, dove affacciano la chiesa di Nostra Signora degli Angeli e l'ex convento francescano, che oggi ospita la biblioteca pubblica, e che si può visitare, scoprendo affascinanti cortili ed un interessante ed utilissimo schema dell'eruzione del 1706 del vulcano Trevejo, che fece decadere l'allora fiorente cittadina.


Tenerife. Garachico. Pavimento del cortile del convento francescano (foto Daniela Durissini)
Su una strada laterale affaccia invece il bel palazzo dei conti de Gomera, oggi sede dell'università. Anch'esso, danneggiato dall'eruzione, venne ricostruito.
Infine la Porta di terra, che un tempo consentiva l'accesso controllato alla cittadina  sia delle persone che delle merci. Intorno alla porta è stato realizzato un giardino in cui sono ospitati  sia il monumento dedicato a Cristobal de Ponte  sia il busto  realizzato nel 1991, del poeta Rafael Alberti che  in quell'anno visitò la località. 


Tenerife. Guarachico. Porta di terra (foto Daniela Durissini)
Discosta dal centro la chiesa di San Rocco.
Lasciata Garachico, siamo tornati fino a Santiago del Teide e, poco oltre, abbiamo imboccato la magnifica strada  che da Los Gigantes, conduce alle falde del Teide, molto più bella e panoramica di quella che sale da Vilaflor, perché attraversa, su terreno aperto, le grandi colate laviche del vulcano. Siamo scesi quindi verso Vilaflor, dove ci siamo fermati a visitare il centro storico. 


Tenerife. Vilaflor. Chiesa di San Pietro (foto Daniela Durissini)
Una giornta, quella di oggi, davvero piena di sorprese. 


......alle prossime puntate



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