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sabato 18 novembre 2017

Tenerife. I Guanci


Tenerife. Parco Nazionale del Teide. Ricostruzione di un tagoror (foto Daniela Durissini)
Dopo aver descritto il nostro viaggio sull'isola di Tenerife, dedicato alla scoperta dello straordinario ambiente naturale, fortemente caratterizzato dalla presenza del Teide che, con i suoi 3718 metri, favorisce lo scambio termico con la costa, ma anche dalla natura vulcanica del suolo che, a tratti, concede all'uomo di coltivare la terra con successo, malgrado le difficoltà per raccogliere ed immagazzinare l'acqua necessaria, oggi mi soffermo sulla storia dell'isola.

Tenerife. Flora tropicale (foto Daniela Durissini)
In effetti, costruendoci un viaggio al di fuori, dove possibile, delle comuni rotte turistiche, abbiamo più volte sfiorato le vicende delle popolazioni che si sono susseguite qui, lasciando le loro tracce sul territorio.

Tenerife. Parco Nazionale del Teide. Ricostruzione di un tagoror (foto Daniela Durissini
Innanzitutto i Guanci, di cui si sa davvero poco, sebbene ne parlasse già Plinio il Vecchio, accennando ad una popolazione conosciuta dai Cartaginesi, che frequentavano queste rotte oceaniche. Al Museo della natura e dell'uomo di Santa Cruz, è illustrata con efficacia la storia dell'intero arcipelago delle Canarie e quella degli insediamenti sulle singole isole. Si apprende così che, mentre anticamente questi luoghi erano conosciuti e addirittura frequentati, per un lungo periodo, dopo la caduta dell'impero romano, furono dimenticati, per essere "riscoperti" solo nel XIV secolo. Le popolazioni con le quali i nuovi scopritori vennero a contatto avevano probabilmente origine berbera e praticavano l'allevamento e l'agricoltura. Al museo appare chiaramente come si distinguessero, nel quotidiano, tra le diverse isole. 
Una importante descrizione dell'epoca è quella di Giovanni Boccaccio il quale scrisse De Canaria et insulis reliquis ultra Hispaniam in Oceano noviter repertis, riportando ciò che avevano raccontato Angiolino de' Corbizi e Nicoloso de Recco, al ritorno della spedizione, effettuata nel 1341, per  conto di Alfonso IV di Portogallo. 
Fu con la conquista spagnola, completata nel 1496, che i Guanci vennero sterminati quasi totalmente. 
Oggi, grazie alle scoperte archeologiche e ad una nuova sensibilità, si tenta di recuperare quel poco che ancora sopravvive di queste popolazioni ma la storia di Tenerife, di fatto, è oggi la storia della conquista e della stabilizzazione del potere spagnolo, affiancato dalla Chiesa che, come altrove, ebbe un ruolo tutt'altro che secondario.

Tenerife.Parco Nazionale del Teide. Antichi percorsi (foto Daniela Durissinil
Nel Parco Nazionale del Teide, si fa cenno più volte agli usi delle popolazioni originarie, come nel caso della ricostruzione degli antichi tagorores, circoli di pietra all'interno dei quali si pensa venissero riunite le assemblee delle varie comunità, presenti lungo il percorso delle Roques de Garcia. Lungo il sentiero della Fortaleza, sempre nel parco, si ricorda come i Guanci trascorressero l'estate sulle alte pianure assieme alle greggi e, lo stesso Cammino di Chasna, ricorda come esistessero delle strade frequentate anticamente, che collegavano addirittura la parte settentrionale con quella meridionale dell'isola.

Tenerife. Lungo l'antico cammino di Chasna (foto Daniela Durissini)
Al museo vengono descritti anche il culto, per quanto si possa ragionevolmente saperne, e le pratiche mediche, e quelle di inumazione. Il fatto che siano state rinvenute alcune mummie ha consentito, con i metodi oggi a disposizione degli studiosi, di studiare l'alimentazione e la salute, che sembra essere stata piuttosto buona, degli individui.
Ovviamente gli studi proseguono, mentre anche il Parlamento delle Canarie rende omaggio, con la sua copertura, al popolo che fu sterminato dai conquistatori.

Tenerife. Parlamento delle Canarie. Circolo che ricorda le antiche assemblee (foto Daniela Durissini)

click Per maggiori informazioni sui Guanci


Con questo post si conclude la mia relazione di viaggio a Tenerife. Dalla prossima settimana riprenderò la pubblicazione di post di interesse culturale, con Petra, visitata in uno dei nostri viaggi in Medio Oriente.
Grazie a tutti coloro che mi hanno seguita  a Tenerife e.....al prossimo viaggio!

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