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venerdì 5 gennaio 2018

Bled. Il castello, l'isola e....la kremna rezina


Bled. Castello (foto Daniela Durissini)
Il castello di Bled, arroccato su un roccione, alto 130 metri sopra il lago, sul suo lato settentrionale, è uno dei più antichi della Slovenia. Lo si trova citato, con il nome di castellum Veldes  in un documento del 1011, con il quale Enrico II lo assegnava al vescovo di Bressanone, Adelberone. Precedentemente (1004) lo stesso Enrico II aveva donato il feudo di Bled al predecessore del vescovo, Albuino.  La costruzione è stata più volte rimaneggiata, anche in tempi recenti, ma il complesso mantiene una valenza ambientale unica, proprio per la sua posizione, che domina tutto il territorio circostante. Lo si raggiunge in auto, ma è molto meglio percorrere uno dei sentieri che si arrampicano sull'altura, scegliendo magari quello più semplice, che sale dalla chiesa sottostante, e con una serie di gradini supera la parte più erta.

Bled. Chiesa sotto il castello (foto Daniela Durissini)
Dai cortili (entrata a pagamento, € 8) si gode di un panorama magnifico sulla regione della Gorenjska. 
All'interno del castello si trovano uno spazio museale, in cui viene ripercorsa la storia della regione dall'età del bronzo in avanti, la Tipografia del Castello, un ristorante, una caffetteria, un negozio di prodotti dell'apicoltura, ed una galleria d'arte. Vi si svolgono diversi eventi.
Nel 1689 J.W. Valvasor, pubblicò la sua monumentale opera Herzogtum Krain (Gloria del ducato di Carniola), in cui compare una bella immagine del castello, identificato con il nome tedesco di Feldes.

J.W. Valvasor. Castello di Bled 
Lungo le rive del lago si trovano diversi imbarcaderi dai quali partono le caratteristiche barche dirette all'isola che, assieme al castello, forma una delle immagini più conosciute della Slovenia.

Bled. Barca per l'isola (foto Daniela Durissini)
La chiesa dell'Assunta,  costruita nel secolo XV,  con il suo campanile alto 52 metri, è estremamente scenografica, ma l'edificio che si vede oggi risale in realtà  al secolo XVII, quando venne ricostruito a seguito di un terremoto che aveva danneggiato gravemente quello precedente, a sua volta ristrutturazione della chiesa già danneggiata da un primo terremoto. Della costruzione originale si conservano solo alcuni affreschi nel presbiterio. All'interno si trova anche la cosiddetta "campana dei desideri" il cui suono, secondo la tradizione, avrebbe il potere di farli esaudire.

Bled. Lago ghiacciato in una foto d'epoca
Scavi recenti hanno potuto testimoniare una frequentazione del sito fin dalla preistoria, tracce della colonizzazione slava, ed i resti di un edificio di culto risalente al primo periodo della cristianizzazione.

Bled. Castello e isola (foto Daniela Durissini)
L'intero giro del lago comporta un notevole sviluppo giacché lo specchio d'acqua è lungo poco più di due chilometri e largo quasi un chilometro e mezzo.
Lungo le rive, nei secoli scorsi, sono sorte abitazioni lussuose, alcune delle quali sono state ristrutturate ed oggi sono abitate o, nella maggior parte dei casi,  sono adibite ad alberghi, come il Vila Bled, hotel di lusso ricavato in un'antica proprietà dei Windisch-Graetz, e costruito nella prima meta del Novecento, già residenza estiva del maresciallo Tito, in  cui vennero ospitati politici e capi di stato.

Bled. Residenza nobiliare in una foto d'epoca
Completato il giro del lago, è quasi d'obbligo una sosta in uno dei locali che offrono il dolce tipico di Bled: la kremna rezina. Non si tratta di un cibo dietetico, anzi, ma la lunga camminata sopisce ogni, eventuale, rimorso. Si tratta di una crema, sormontata da panna e raccolta tra due sfoglie croccanti. Le dimensioni sono notevoli.

Bled. Pasticceria Zima. Kremna rezina (foto Daniela Durissini)
La pasticceria Zima offre,, accanto alla kremna rezina, sempre freschissima, dato lo smercio continuo, altri due dolci tipici  ma meno conosciuti e pubblicizzati: la grmada e la gibanica.

Bled. Pasticceria Zima. Gibanica (foto Daniela Durissini)
La grmada, letteralmente "mucchio", è una sorta di zuppa inglese, con crema, noci, uva passa, che viene servita con un mestolo ed è sormontata da panna, a formare una sorta di monticello, mentre la gibanica è composta da strati alternati di mele, skuta (una sorta di ricotta acida) e semi di papavero.

Bled. Pasticceria Zima. Grmada (foto Daniela Durissini)
Un' ultima nota di carattere pratico: il comune di Bled conduce una politica assai rispettosa dell'ambiente, e più volte ci si trova davanti a cartelli che invitano ad averne cura. Oltre all'ovvio invito a non abbandonare rifiuti, viene praticata con serietà la raccolta differenziata e può risultare difficile trovare il contenitore specifico e pubblico (molti di quelli che si incontrano durante le passeggiate sono privati). Un opuscolo distribuito dall'Ufficio del turismo invita inoltre, per non creare rifiuti inutili, a non consumare acqua minerale ma a bere quella del rubinetto che qui è ottima. Mi sembra un buon consiglio, da seguire senz'altro.






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