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giovedì 14 dicembre 2017

Roma fuori di Roma. Assisi


Assisi. Museo del Foro. Lapide funeraria (foto Daniela Durissini)
Durante il nostro viaggio di ritorno da Roma ci siamo fermati ad Assisi, che abbiamo visitato più volte e che riteniamo essere sempre una buona meta.
Questa volta però, oltre ai luoghi francescani, d'impianto medievale, abbiamo ritrovato qui anche i segni della città romana, in un museo, generalmente trascurato dai turisti, sebbene il recente allestimento valorizzi l'antico foro ed i ritrovamenti riferibili alla tarda età repubblicana ed a quella imperiale.

Assisi. Museo del Foro. Lapide funeraria (foto Daniela Durissini)
Pagando un biglietto d'ingresso di soli 5 euro, si accede a ciò che resta dell'antico complesso monumentale, attraverso un percorso sotterraneo, lungo il quale sono esposti per lo più elementi funerari come lapidi, urne, un sarcofago, molti dei quali portano iscrizioni riferibili alla famiglia dei Properzi, alla quale appartenne uno dei più noti poeti elegiaci del periodo augusteo, prova diretta ed inconfutabile delle sue origini assisiane. 

Assisi. Museo del Foro. Lapide funeraria (foto Daniela Durissini)
Il foro romano si trova sotto l'odierna piazza del Comune, infatti era più basso del tempio di Minerva,  di cui oggi si vede il pronao, con le possenti colonne che compongono la facciata della chiesa di Santa Maria sopra Minerva, eretta nel XVI secolo, in sostituzione della chiesa medievale di San Donato. 
Questo utilizzo continuo però ha fatto sì che il tempio possa annoverarsi tra quelli meglio conservati dell'epoca, ed infatti Goethe, durante il suo viaggio in Italia, venne ad Assisi per vederlo. 

Assisi. Tempio di Minerva (foto Daniela Durissini)
Sebbene fosse stato attribuito a Minerva, dopo il ritrovamento di una statua femminile, recentemente è venuta alla luce una lapide votiva che lo ricondurrebbe ad Ercole. Fu eretto nel 30 a.C., su uno zoccolo al quale si accedeva mediante una scala piuttosto ripida, nelle forme del tempio prostilo corinzio "in antis", cioè con le pareti della cella prolungate sino alle colonne, e fu voluto e finanziato dai magistrati Gneo Cestio e Tito Cesio Prisco. 

Assisi. Museo del Foro. Rendering del foro (foto Daniela Durissini)
Davanti al tempio, e più in basso, si apriva la piazza del foro, della quale sono stati identificati, e sono  visibili nel sotterraneo, la struttura del tribunale, le scalinate d'accesso, ed un basamento, con ai lati quattro colonne, sul quale si trovavano le statue dei Dioscuri. Lungo il perimetro della piazza si aprivano le botteghe.

Assisi. Museo del Foro (foto Daniela Durissini)
Il percorso è ben illustrato e supportato anche da un filmato in cui viene riproposta la ricostruzione dell'area, con sottotitoli in inglese. 
Quando si risale alla piazza si nota che sulla pavimentazione sono stati segnati i limiti delle strutture sotterranee. 

Assisi. Piazza del Comune (foto Daniela Durissini) 















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