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mercoledì 14 febbraio 2018

Agli albori del Rinascimento: Leon Battista Alberti


La Città ideale. Edificio centrale
Architettore chiamerò io colui, il quale saprà con certa, e maravigliosa ragione, e regola, sì con la mente, e con lo animo divisare; sì con la opera recare a fine tutte quelle cose, le quali mediante movimenti dei pesi, congiungimenti, e ammassamenti di corpi, si possono con gran dignità accomodare benissimo all'uso de gli homini.
(da L.B. Alberti, De Re Aedificatoria)

Leon Battista Alberti, nato a Genova nel febbraio del 1404, è stato uno degli artisti più completi ed eclettici del Rinascimento. Il padre era un ricco mercante toscano, bandito da Firenze, e la madre una nobildonna genovese. Conclusi a Bologna gli studi di diritto canonico, si dedicò a diverse discipline, tra cui la filosofia e la matematica, ma fu anche letterato, poeta e soprattutto architetto. Frequentò i circoli intellettuali di Firenze e di Roma, e fu autore di alcuni fondamentali trattati sull'arte e l'architettura, come il De Re Aedificatoria, il De Statua, ma anche l'importante Della Pittura.


Piero della Francesca. Ritratto di Sigismondo Pandolfo Malatesta (1451, Tempio Malatestiano)
Corteggiato dai più importanti signori dell'epoca, lavorò per gli Estensi a Ferrara, per i Malatesta a Rimini, per i Gonzaga a Mantova, e per la ricca famiglia dei Rucellai a Firenze. Il papa Nicolò V gli affidò l'importante piano urbanistico della città di Roma, ed il restauro di alcune chiese.


Rimini. Tempio Malatestiano. Interno prima della distruzione del 1944
Tra i suoi lavori più noti rimane senza dubbio il riattamento della chiesa di San Francesco, a Rimini, la cui struttura gotica, fu completamente modificata dal sovrapposto Tempio Malatestiano, la cui facciata, rimasta incompiuta, presenta un elegante ordine tripartito in cui gli archi laterali avrebbero dovuto ospitare le arche dei Malatesta, oggi collocate all'interno.
L'edificio fu quasi completamente distrutto dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale (1944). 

Rimini. Tempio Malatestiano dopo i bombardamenti del 1944
A Firenze eresse per i Rucellai il palazzo di famiglia, caratterizzato da una decorazione ad opus reticulatum, ripresa nell'edificio centrale del noto dipinto della Città ideale, di autore ignoto, attribuito per lo più a Piero della Francesca, ma che oggi, secondo gli studi più recenti (v. Gabriele Morolli), sembra poter essere opera dello stesso Alberti. Se così fosse sarebbe l'unica sua opera pittorica conosciuta.
Nella stessa Firenze poi, sempre su incarico dei potenti Rucellai, eseguì la facciata della chiesa di Santa Maria Novella.
Morì a Roma nel 1472.

G. Bossi. Ritratto di Leon Battista Alberti (sec. XVIII)


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