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La Città ideale. Edificio centrale |
Architettore
chiamerò io colui, il quale saprà con certa, e maravigliosa
ragione, e regola, sì con la mente, e con lo animo divisare; sì con
la opera recare a fine tutte quelle cose, le quali mediante movimenti
dei pesi, congiungimenti, e ammassamenti di corpi, si possono con
gran dignità accomodare benissimo all'uso de gli homini.
(da L.B. Alberti, De Re
Aedificatoria)
Leon
Battista Alberti, nato a Genova nel febbraio del 1404, è stato uno degli artisti
più completi ed eclettici del Rinascimento. Il padre era un ricco
mercante toscano, bandito da Firenze, e la madre una nobildonna
genovese. Conclusi a Bologna gli studi di diritto canonico, si dedicò
a diverse discipline, tra cui la filosofia e la matematica, ma fu
anche letterato, poeta e soprattutto architetto. Frequentò i circoli
intellettuali di Firenze e di Roma, e fu autore di alcuni
fondamentali trattati sull'arte e l'architettura, come il De Re
Aedificatoria, il De
Statua, ma anche l'importante
Della Pittura.
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Piero della Francesca. Ritratto di Sigismondo Pandolfo Malatesta (1451, Tempio Malatestiano) |
Corteggiato
dai più importanti signori dell'epoca, lavorò per gli Estensi a
Ferrara, per i Malatesta a Rimini, per i Gonzaga a Mantova, e per la
ricca famiglia dei Rucellai a Firenze. Il papa Nicolò V gli affidò
l'importante piano urbanistico della città di Roma, ed il restauro di alcune chiese.
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Rimini. Tempio Malatestiano. Interno prima della distruzione del 1944 |
Tra
i suoi lavori più noti rimane senza dubbio il riattamento della
chiesa di San Francesco, a Rimini, la cui struttura gotica, fu
completamente modificata dal sovrapposto Tempio Malatestiano, la cui
facciata, rimasta incompiuta, presenta un elegante ordine tripartito
in cui gli archi laterali avrebbero dovuto ospitare le arche dei
Malatesta, oggi collocate all'interno.
L'edificio fu quasi completamente distrutto dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale (1944).
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Rimini. Tempio Malatestiano dopo i bombardamenti del 1944 |
A
Firenze eresse per i Rucellai il palazzo di famiglia, caratterizzato
da una decorazione ad opus reticulatum, ripresa nell'edificio
centrale del noto dipinto della Città ideale, di autore
ignoto, attribuito per lo più a Piero della Francesca, ma che oggi,
secondo gli studi più recenti (v. Gabriele Morolli), sembra poter
essere opera dello stesso Alberti. Se così fosse sarebbe l'unica sua
opera pittorica conosciuta.
Nella
stessa Firenze poi, sempre su incarico dei potenti Rucellai, eseguì
la facciata della chiesa di Santa Maria Novella.
Morì a Roma nel 1472.
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G. Bossi. Ritratto di Leon Battista Alberti (sec. XVIII)
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