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giovedì 8 febbraio 2018

La crudel zobia grassa / Il crudele giovedì grasso




Pieter Bruegel il Vecchio. "Lotta tra Carnevale e Quaresima" (1559)
Il giovedì grasso del 1511, che quell'anno cadeva il 27 di febbraio, i contadini friulani, istigati dal nobile Antonio Savorgano, entrarono a Udine ed assalirono i palazzi dei nobili massacrando alcuni esponenti delle famiglie più in vista ed appropriandosi delle suppellettili contenute nelle dimore. Scesero poi in strada, vestiti con gli abiti dei signori, inscenando una crudele rappresentazione carnevalesca.

Pieter Bruegel il Giovane. La processione del matrimonio
Gli antefatti di questa rivolta contadina, la più importante dell'epoca rinascimentale, vedevano le popolazioni del Friuli oppresse da una nobiltà feudale, che Venezia, pur occupandone i territori, lasciava agire liberamente, non essendo intenzionata a metter mano all'antico sistema che aveva governato una terra, che per la Repubblica rappresentava un confine utile ad arginare le invasioni dei Turchi e la potenza imperiale, ma che non era sufficientemente integrata nell'amministrazione dello stato.


Albrecht Dürer. Il Mulino (1489)
Di fatto si erano create due fazioni opposte, l'una, degli Zamberlani, seguace dei Savorgnan, la più potente famiglia nobile friulana, che aveva preso le parti di Venezia, l'altra degli Strumeri, seguace delle famiglie della nobiltà terriera e vicine all'Impero, che si erano rese responsabili di scontri più o meno violenti fin dal 1509.
Nel periodo di carnevale del 1511 il Savorgnan aveva approfittato della presenza in città degli esponenti di diverse famiglie nobili e, cavalcando il malcontento dei contadini, li aveva incitati alla rivolta, della quale poi, probabilmente, perse il controllo, e che, appoggiata da una parte della popolazione cittadina, fu caratterizzata da episodi feroci. La ribellione fu sedata solo dall'arrivo di un contingente veneziano dalla città fortezza di Gradisca.


Mura di Gradisca (foto Daniela Durissini)
Tuttavia i contadini non si arrestarono ma si rivolsero ai castelli del contado, molti dei quali furono danneggiati gravemente.Venezia, costretta ad intervenire, perseguì i complici del Savorgnan, mentre lo stesso Antonio, benché risparmiato dalla giustizia, passò all'Impero e si ritirò a Villaco, dove venne ucciso nel 1512, mentre i suoi beni furono sequestrati.


Maestro del Trionfo della Morte. "Trionfo della morte" (1446)
A poca distanza dalle rivolte contadine, scoppiò in Friuli una grave pestilenza e, nel marzo dello stesso anno un terribile terremoto devastò ulteriormente quelle terre. 


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