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venerdì 2 febbraio 2018

Gli antichi riti del 2 febbraio / The ancient rites of February 2


A. Mantegna. Presentazione al Tempio (1465-66)
La festa, che si celebra il secondo giorno di febbraio, ha un'origine antichissima, collocandosi nel periodo in cui nella Roma precristiana si celebravano i riti di purificazione che segnavano il passaggio da un anno a quello successivo. Allora si onoravano i Mani, offrendo loro piccoli e semplici doni, come ricorda Ovidio:


"Est honor et tumulis, animas placare paternas, 
parvaque in exstructas munera ferre pyras
parva petunt manes: pietas pro divite grata est
munere; non avidos Styx habet ima deos" 

(Ovidio, Fasti II, 532-536)

Ovidio raffigurato nella Cronache di Normberga
Ma alle Calende di febbraio si celebrava anche Giunone, patrona delle nascite, ricordata in questa occasione come Iunio Sospita, o Salvatrice, commemorandone la dedicazione del tempio sul Palatino, non lontano dal luogo in cui si trovava la grotta dove, secondo la tradizione, s'era rifugiata la Lupa, dopo aver allattato Romolo e Remo.

Cavalier d'Arpino. Ritrovamento di Romolo e Remo (Roma, Palazzo dei Conservatori)
Il cristianesimo orientale aveva recepito e trasformato questo genere di riti di passaggio stagionale, nella celebrazione della Presentazione di Gesù al Tempio, dedicando la giornata a San Simeone che, secondo il vangelo di Luca, aveva riconosciuto il Signore, predicendo a Maria: “Egli è qui per la rovina e la resurrezione di molti in Israele...”.

Alexey Yegorov. San Simeone (1830-40)
La Chiesa romana iniziò a celebrare la festa nel VII secolo, fissandola al 2 febbraio, poiché, secondo la legge ebraica, la presentazione del primogenito al tempio doveva avvenire antro 40 giorni dal parto, ed il Natale era stato stabilito il 25 dicembre. Contemporaneamente alla presentazione del bambino avveniva anche la purificazione della madre e perciò, con ogni probabilità per contrastare la celebrazione della dea Giunone, ancora assai persistente tra la popolazione, la giornata fu destinata a ricordare la Purificazione della beata Vergine Maria. Solo in tempi recenti la festa è ritornata ad essere quella originale, cioè a celebrare la Presentazione del Signore.


Giotto. Cappella degli Scrovegni (Padova). Scene di Vita della Vergine. Presentazione al Tempio
Il nome di Candelora deriva dall'uso della benedizione delle candele che, secondo la tradizione popolare, sono destinate a proteggere dalle calamità e dalle tempeste.
Tuttavia, nelle tradizioni popolari, persiste tuttora, molto accentuato, il fattore predittivo e di passaggio della festa e non si contano i detti popolari che, basandosi sulla situazione meteorologica della giornata, stabiliscono la fine o la durata dell'inverno.

Marmota monax
In questo stesso giorno, negli Stati Uniti ed in Canada, si celebra la Giornata della marmotta, basata sullo stesso principio predittivo e di passaggio stagionale e sull'osservazione del comportamento della Marmota monax, al suo risveglio.
La tradizione popolare, dunque, dimostra una persistenza capace di superare i secoli praticamente intatta e di celebrare ancora, nonostante i cambiamenti epocali, l'antichissima meraviglia dell'alternarsi delle stagioni.

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