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giovedì 16 febbraio 2017

Chaitén

Da Puerto Montt ha inizio la Carretera austral, lunghissimo percorso su strada, in parte sterrata, che conduce sino a Villa O'Higgins. Nel primo tratto, bimodale, fino a Chaitén, ci si imbarca per ben tre volte, per attraversare due tratti di mare piuttosto brevi ed uno più lungo. Prendendo il bus che parte alle 7 del mattino da Puerto Montt si viaggia con la tranquillità di avere un posto garantito per tutte le tratte. Occorre soltanto scendere al momento in cui il mezzo sale sul traghetto. Il primo tratto di navigazione è quello che unisce Caleta La Arena a Caleta Puelche, il secondo va da Hornopiren, lungo il Fiordo Largo, a Leptepu, il terzo ed ultimo da Fiordo Largo a Caleta Gonzalo. La traversata è assai suggestiva, soprattutto nel tratto con partenza da Hornopiren, allorché la nave scivola lungo il fiordo dalle pareti a tratti verdissime. I boschi qui sono distese d'alberi impenetrabili, dove nemmeno la luce del sole sembra poter penetrare fino a terra. 


Navigazione Fiordo Largo
Navigazione lungo il Fiordo Largo (foto Carlo Nicotra)


All'arrivo a Chaitén ci si accorge subito che le conseguenze della devastante eruzione del vulcano omonimo, iniziata nel 2008 e proseguita poi per molti mesi, sono ancora ben visibili. Allora una densa coltre di ceneri aveva coperto l'intera zona e l'abitato, ed erano state fatte evacuare 4500 persone. Molti sono tornati nonostante i ripetuti divieti del governo ed ora, che il vulcano sembra essersi acquietato, stanno ricostruendo ciò che era andato distrutto ed il paese sta, lentamente, rinascendo. Facendo una passeggiata lungo la spiaggia sono ancora evidenti però, gli accumuli di materiale vulcanico, mentre gli abitanti fanno notare che, quando scende la neve, si percepisce ancora il grande calore che emette la bocca del vulcano, sopra il quale si forma, per la differenza termica, una densa nube. 
Oggi Chaitén rinasce anche grazie all'iniziativa di qualche imprenditore turistico, come Nicolas La Penna dell'agenzia Chaitur, sita accanto alla fermata dei bus, che accoglie con cortesia i visitatori, offrendo consigli sulle sistemazioni in loco, ma anche la possibilità di visitare gli splendidi dintorni, come il parco Pumalin, le terme di Amarillo, il Lago Yelcho e lo stesso vulcano. 
Una menzione speciale per il parco, che comprende 3250 kmq di territorio, acquistato dall'americano Douglas Tompkins, deceduto di recente, già proprietario della North Face, allo scopo di destinarlo alla conservazione integrale. 



Chaitén
Chaitén (foto Carlo Nicotra)


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