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giovedì 9 febbraio 2017

Ramon Lista ed il viaggio nel paese dei Tehuelche (1878)

Nel 1878 l'allora ventiduenne militare e naturalista argentino, Ramon Lista, compì un'esplorazione molto importante nella zona dei fiumi Santa Cruz e Chico, partendo da Punta Arenas. Ne scrisse una relazione dettagliata, pubblicata a Buenos Aires l'anno successivo, con il titolo Viaje al pais de los Tehuelches.

Il personaggio


Ramon Lista, nato a Buenos Aires nel 1856 e morto, in circostanze misteriose, nei dintorni di Miraflores (provincia di Salta) nel 1897, fu un personaggio assai controverso poiché, se da un lato compì, nel corso della sua vita, diverse spedizioni verso i territori meno conosciuti dello stato, formatosi da poco, contribuendo, a volte in modo decisivo, alla loro conoscenza, dall'altro è tristemente noto per essere stato il responsabile, durante una di queste campagne esplorative, del massacro di San Sebastian, avvenuto il 25 novembre del 1886, in cui vennero uccisi 28 indigeni. Ciò non gli impedì tuttavia di essere nominato, dopo questo episodio, governatore della Provincia di Santa Cruz. Fu anche professore di storia naturale alla Scuola Navale e funzionario del Ministero della Guerra e della Marina.
Tuttavia occorre dire che, nel corso delle sue numerose esplorazioni, Ramon Lista ebbe anche rapporti assai amichevoli con i nativi, e che visse a lungo con loro, unendosi ad un'indigena, dalla quale ebbe una figlia. Il fatto provocò grande scandalo a Buenos Aires poiché il Lista era ben introdotto negli ambienti dell'alta borghesia ed era sposato con Augustina Pastore Andrade, figlia del famoso scrittore Olegario Victor Andrade, dalla quale aveva avuto due figlie, la quale, quando seppe della relazione del marito, si suicidò. Per questo motivo il rientro nella capitale avvenne con discrezione e Ramon Lista, che non ebbe più alcun incarico importante, si tenne lontano dalla vita pubblica.  
Nel 1992 il governo della Terra del Fuoco ha proclamato il 25 novembre, giorno dell'indigeno Fuegino.


Il viaggio e la relazione di Francisco Perito Moreno

La spedizione di Ramon Lista inizia a Punta Arenas e si dirige a Rio Gallegos, da lì a Santa Cruz e all'isola Pavon. Alla storia dell'esplorazione del rio Santa Cruz, dedica molte pagine della sua relazione, anche se lui poi proseguirà per la valle del rio Chico. 
Il Santa Cruz era stato risalito già da alcuni membri dell'equipaggio del Beagle, nel 1834, però fino ad un certo punto, avendo questi dovuto desistere per mancanza di viveri. Dopo un tentativo di alcuni cileni, gli argentini Valentin Felberg e Francisco P. Moreno riuscirono nell'impresa, l'uno di arrivare fino ad un lago, cui in seguito fu dato il nome di Viedma, l'altro più avanti ancora, fino ai laghi Argentino e San Martin, scoprendo tra l'altro il rio Leona al quale diede il nome in ricordo di un incontro ravvicinato con un puma, avvenuto mentre stava esplorando, da solo, la zona. 

Estancia la Leona
Estancia La Leona (foto Carlo Nicotra)


Francisco P. Moreno si era trovato in quei luoghi solo un anno prima di Ramon Lista ed aveva comunicato al governo il risultato delle sue esplorazioni. Tra l'altro scrisse di ritenere il lago Viedma il maggior specchio d'acqua della Patagonia, alimentato dai ghiacciai che si vedevano sul fondo, e dai quali si staccavano grossi iceberg. 


Lago Viedma
Lago Viedma (foto Carlo Nicotra)

Sopra il lago, in fondo, svettava il Chaltén, ritenuto allora un vulcano in attività. 


Chaltén dal lago Viedma
Il Chaltén coperto dalle nubi dal lago Viedma (foto Carlo Nicotra)


In quell'occasione s'era potuto constatare che il lago Argentino era separato dal Viedma.  
Ramon Lista vede il Chaltén dalla vetta di un monte che si trova nei pressi della tolderia di Chunke-Aiken, mentre risale la valle del rio Chico. 



Nubi sul Chaltén
Il Chaltén emerge dalle nubi (foto Carlo Nicotra)


Proseguendo il viaggio giunge, con alcuni compagni, sulle rive del fiume che chiama Belgrano. Ormai nei pressi della cordigliera, giunti alla fine dell'esplorazione, arrivano in un bosco millenario, dove ammirano stupefatti i tronchi poderosi di alberi secolari. Ma uno dei compagni incendia il bosco provocando una reazione di sgomento da parte di Ramon Lista il quale annota che, colui che visiterà in futuro la zona, non potrà che sentire tristezza nel vedere un intero bosco ridotto in cenere per il capriccio di un uomo. 



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