La carretera Cochrane - Villa O'Higgins
Il bus che porta da Cochrane a Villa O'Higgins parte di mattina piuttosto presto. Temendo di perderlo ci affrettiamo ed arriviamo alla fermata molto prima dell'ora stabilita. Così abbiamo la fortuna di incontrare Ornella, Eileen e Charlotte che, per qualche giorno, diventano le nostre simpaticissime compagne di viaggio. Il bus parte, come sempre, pienissimo e non è nemmeno troppo comodo: i sedili sono sfondati e soprattutto stanno solo reclinati, così o si dorme o, se si vuole vedere il panorama, si sta seduti come su uno strapuntino....ed il viaggio è lungo. La strada è sempre sterrata, in alcuni punti corre alta accanto ad un fiume e speriamo nei buoni freni e nell'abilità dell'autista. Ci si ferma e si scende, per qualche minuto di relax (dell'autista) in un punto qualsiasi della strada, in mezzo al nulla. Ma siamo in buona compagnia e ci si diverte. Il tempo atmosferico sembra tenere ed incrociamo le dita perché ormai si avvicina la data della traversata Cile-Argentina, da farsi rigorosamente a piedi. Lungo la strada il bus si ferma per consegnare un pacco e, più in là, per far scendere delle persone, anch'esse nel nulla, almeno così sembra. Evidentemente nei boschi che fiancheggiano quest'ultimo tratto della Carretera ci sono delle piccole estancias, che non vediamo, e che garantiscono ai proprietari una vita assolutamente sana e tranquilla! Passiamo su un traghetto il Rio Bravo.
Finalmente arriviamo a Villa O'Higgins ed il tempo improvvisamente peggiora. Corriamo all'Hostal El Mosco che, per fortuna, ha posto per sistemarci tutti.
Villa O'Higgins
Il paese di Villa O'Higgins sa tanto di "ultima frontiera", ed in un certo senso lo è: oltre non si va se non a piedi, anzi, in barca, poiché l'abitato è vicinissimo al lago O'Higgins, oltre al quale c'è solo una piccola fetta di territorio cileno, prima della frontiera con l'Argentina. Confine complicato questo, e da sempre contestato. Sul lato argentino, al Lago del Desierto, cileni ed argentini si sono scontrati ancora negli anni Sessanta del secolo scorso. Un busto, nella piazza di Villa O'Higgins, ricorda la morte del militare cileno Hernan Merino, avvenuta nel 1965. La disputa territoriale tra i due paesi ha trovato soluzione solo nel 1994, con la sentenza di un tribunale arbitrale, impugnata dal Cile, che ne usciva sfavorito, ma riconfermata nel 1995. Lo stesso lago O'Higgins è diviso tra Cile e Argentina, dove prende il nome di San Martin.
Il paese conta 600 abitanti ed è assolutamente tranquillo.
Due chiese a Villa O'Higgins (foto Carlo Nicotra) |
Le case, di legno, come tutto qui, sono basse, le vie regolari, tipiche di un abitato creato dal nulla in tempi relativamente recenti. Ci sono alcuni market molto spartani. C'è anche un ottimo ristorante, all'entrata del paese, che mi sento di segnalare, poiché la proprietaria è gentilissima ed è un'ottima cuoca. Le sistemazioni alberghiere non sono numerose ma si va dal campeggio, all'ostello, all'hotel di lusso che offre deprecabili voli con l'elicottero per vedere i ghiacciai dall'alto. Sì perché la zona è circondata da montagne magnifiche e da ghiacciai. Per rendersene conto basta salire ad uno dei miradores che sono stati costruiti alle spalle del paese.
Mirador sopra Villa O'Higgins (foto Carlo Nicotra) |
I sentieri che conducono alle montagne sono numerosi e ben segnalati e, tra le tante possibilità, scegliamo quella che ci sembra più completa e panoramica: il Sendero Altavista, da percorrere in attesa della traversata, per effettuare la quale dobbiamo attendere un giorno.
Sendero Altavista
Il mattino del giorno successivo al nostro arrivo ci troviamo con le ragazze conosciute a Cochrane e partiamo per il Sendero Altavista, adocchiato la sera precedente su una cartina della zona, esposta all'ostello, e consigliato vivamente dalla proprietaria. Per un buon tratto camminiamo chiacchierando piacevolmente lungo la strada sterrata che conduce verso il lago O'Higgins e, passato un ponte sul rio Mayer, scavalchiamo un recinto e seguiamo le segnalazioni del sentiero. Si tratta di una lunghissima traversata, apparentemente in quota, ma in realtà con molti saliscendi, che conduce in una zona selvaggia, sopra la quale volteggiano i condor.
Lungo il Sendero Altavista (foto Carlo Nicotra) |
Occorre fare attenzione perché il sentiero è pienissimo di piccole rane che si corre il rischio di calpestare. Il panorama è fantastico e ci fermiamo più volte ai miradores a fotografare e ad ammirare quanto ci circonda.
Panorama dal Sendero Altavista (foto Carlo Nicotra) |
Si vedono la cordigliera, i fiumi Mosco e Mayer, il lago Cisnes ed il lago Ciervo. E' primavera e le fioriture sono eccezionali. Torniamo nel pomeriggio, stanchi ma con negli occhi ancora la magia degli eccezionali paesaggi che rendono unica questa parte della Patagonia.
Panorama dal Sendero Altavista (foto Carlo Nicotra) |
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