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martedì 21 febbraio 2017

Puerto Rio Tranquilo

La Carretera da Villa Cerro Castillo a Puerto Rio Tranquilo


Da Villa Cerro Castillo passano uno o due bus al giorno, diretti a Cochrane, anche se c'è la possibilità di salire su qualche minibus di passaggio. Il problema è che spesso i mezzi arrivano già pieni ed il viaggio in piedi, per un tratto non solo abbastanza lungo ma anche disagevole, non è molto raccomandabile. Si tratta solo di avere fortuna, dato che il passaggio non è prenotabile. Noi abbiamo trovato dei passeggeri gentili che ci hanno lasciato il loro posto, in nome della nota ospitalità cilena, della quale, a ragione, si fanno vanto, accomodandosi nei posti, più scomodi, sul fondo della vettura, e lasciandoci così godere del panorama magnifico di questo tratto di strada. 
Lo sterrato qui è davvero faticoso, sia per il guidatore che per i passeggeri, costretti a continui sobbalzi, ma il paesaggio è impareggiabile: il fiume e poi le montagne, ancora imbiancate, l'Hudson, le estese fioriture, i boschi verdi, una natura grandiosa e ancora intatta. 


Puerto Rio Tranquilo


Puerto Rio Tranquilo è stato definito da qualcuno "tranquilisimo" ed in effetti è un piccolo abitato, sulle rive del Lago General Carrera, che vive di turismo che, a quanto ci hanno detto gli operatori del settore, arriva anche d'inverno, grazie alla maggior attrazione del luogo: le Capillas de Marmol. Numerose agenzie, sulla riva del lago, offrono uscite in barca per vedere le celebri formazioni rocciose, ma c'è anche la possibilità di visitare l'interno, e di dirigersi verso il monte San Valentin ed il ghiacciaio Exploradores.


Mirador Ghiacciaio Exploradores



La valle che conduce al ghiacciaio Exploradores è affascinante e selvaggia. Accompagnati dalla guida Martin ci siamo inoltrati, a bordo di un 4x4 lungo una strada sterrata che, affiancando il fiume, la risale interamente, per 52 km, fino al ghiacciaio. La valle è stretta e le pareti delle montagne, alcune cime delle quali sono tuttora inviolate, sono molto vicine. Sembra impossibile che, al giorno d'oggi, esistano ancora montagne che non sono mai state salite, però, osservandole attentamente, si nota che boschi fittissimi rendono difficoltoso il passaggio, almeno fino ad una certa quota, dopo di che il percorso è reso complesso dalla verticalità dei fianchi e dalle nevi perenni. Tutte difficoltà, comunque, superabili, se solo queste cime raggiungessero quote elevate, quelle necessarie a far parlare di sé, a conquistare articoli sulle riviste specializzate, a far gridare all'impresa. Qui invece, è tutto sacrificio e niente gloria: meglio così. Martin è contento della situazione, non gli mancano l'alpinismo da record e le folle di turisti, è venuto in Patagonia per trovare la tranquillità e questo sembra proprio il posto giusto. Si passa davanti alla poderosa cascata della Nutria. A lato della strada un uccello rapace: anche lui sembra tranquillo. 

rapace
Rapace nella valle verso il San Valentin (foto Carlo Nicotra)


Il monte San Valentin, appare d'improvviso, lontano e magnifico. E' il più alto della Patagonia, con i suoi 4058 m, misura peraltro non certa, considerato il fatto che è stato scalato pochissime volte e che tutti ne hanno riportato altezze differenti. A guardare la piramide possente del San Valentin si comprende come le salite alla cima siano così poche, dato che alla difficoltà tecnica si sommano le condizioni atmosferiche spesso avverse ed i fortissimi venti.


Monte San Valentin
Monte San Valentin (foto Carlo Nicotra)



Ghiacciaio Exploradores
Ghiacciaio Exploradores (foto Carlo Nicotra)

Ai piedi del San Valentin corre la lingua di ghiaccio dell'Exploradores. La strada affianca per un tratto il Lago Bajo e ci si ferma alla postazione della CONAF per poter salire al Mirador, compreso in una riserva naturale, per l'accesso alla quale si paga un biglietto. Con una breve ma ripida salita si raggiunge la piattaforma dalla quale si ha una visione superba del monte e del ghiacciaio, che fa parte del complesso Hielo Patagonico Norte e che in questi ultimi anni si è assai ritirato. Dal mirador si gode di una vista completa dei dintorni, compresi la valle appena percorsa ed il lago.
Tornando, nel bosco, si possono ammirare fioriture per noi inconsuete. 


Fuchsia
Fuchsia (foto Carlo Nicotra)


Capillas de Marmol


Tra le diverse agenzie che organizzano l'escursione in barca alle Capillas de Marmol, abbiamo scelto, perché raccomandata da precedenti viaggiatori, quella di Lenin Soto, e dobbiamo confermare le opinioni positive espresse dagli altri. Siamo partiti in sei, su una piccola imbarcazione e ci siamo diretti velocemente alle Capillas. Si tratta di formazioni di marmo, grotte, pinnacoli, colonne, che si trovano su un lato del lago General Carrera e che, per la loro particolarità e bellezza, sono state dichiarate, nel 1994, monumento nazionale.



Capillas de Marmol
Capillas de Marmol (foto Carlo Nicotra)

L'acqua qui assume colori fantastici, rimandati dalle pareti di marmo dalle mille sfumature. La barca si inoltra nei tunnel di pietra ed il riflesso del sole sull'acqua consente di ammirare ancor meglio questa meraviglia della natura. 


Capillas de Marmol
Capillas de Marmol (foto Carlo Nicotra)

La barca si ferma il tempo necessario per fare le foto e gira per tutto il complesso roccioso per offrire una visione il più possibile esaustiva della zona. Il ritorno è veloce, lungo le acque del lago che, comunque, riserva di per sé panorami straordinari.

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