Shahba (foto Daniela Durissini) |
Bosra si trova nella parte meridionale della Siria, quasi al confine con la Giordania. Le sue origini sono molto antiche. Formatasi sul sito di un primo insediamento risalente all'età del bronzo, viene nominata già in un documento del XIV sec. a.C., redatto durante il regno del faraone Thutmosi III. Quando l'intera regione venne conquistata da Alessandro Magno passò sotto la dominazione seleucide e, a cavallo tra il I ed il II secolo d.C. divenne la capitale del regno nabateo. Città carovaniera, all'incrocio delle vie che univano i porti del Mediterraneo e del Mar Rosso con le regioni interne, fino al Golfo Persico, Bosra trattava merci preziose ed i traffici fiorenti la arricchirono, mentre l'edificato si espandeva sempre di più. Quando i romani sconfissero i nabatei Bosra divenne la capitale della Provincia Arabica e, per prevenire problemi di instabilità, vi venne stanziata una legione. La città continuò a prosperare, grazie alla sua posizione strategica, sulla nuova via Traiana, che conduceva al golfo di Aqaba, ed inoltre, grazie alla coltivazione del grano, divenne uno dei principali centri di approvvigionamento dell'impero. Nel III secolo fu dichiarata dapprima colonia romana e poi metropoli dall'imperatore Filippo l'Arabo, che era nato nella non lontana città di Shahba, chiamata Filippopolis in suo onore.
Tra
il II ed il III secolo vennero realizzati, in pietra basaltica, i più
significativi edifici.
Ma
la pace non era destinata a durare a lungo e già nel 269 Bosra fu
conquistata dall'esercito di Palmira che arrecò importanti
distruzioni. Ripresa dai romani conobbe un secondo periodo felice
sotto Giustiniano, fase alla quale corrispose una nuova serie di
costruzioni di edifici pubblici.
Conquistata
dagli arabi nel 634 non perse il suo ruolo di principale centro
carovaniero della regione e conobbe un vero declino soltanto dopo le
invasioni mongole del XIII secolo.
Cittadella e teatro romano
Bosra. Interno della Cittadella (foto Carlo Nicotra) |
Bosra. Mura esterne della Cittadella (foto Daniela Durissini) |
Il
monumento più significativo di Bosra è senza dubbio il teatro
romano, conservatosi in maniera esemplare anche grazie al fatto che
venne inglobato nella cittadella araba fin dal XIII secolo.
Bosra. Teatro romano, esterno (foto Carlo Nicotra) |
Nel
periodo romano si trovava esternamente alla cerchia murata cittadina. La cavea ha un diametro di 102 metri.e poteva ospitare fino a 15000 persone.
Bosra. Teatro romano. Cavea e scena (foto Carlo Nicotra) |
La scena, benché priva delle
decorazioni marmoree è eccezionalmente ben conservata.
Bosra. Teatro romano. Scena (foto Carlo Nicotra) |
Il teatro è stato restaurato tra il 1947 ed il 1970.
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