Krak dei Cavalieri. Mura (foto Carlo Nicotra) |
Il castello, in ottimo stato di conservazione fino ai recenti danneggiamenti dovuti alla guerra civile siriana, è stato eretto su una collina che domina lo sbocco della valle della Bekaa al passo di Homs. La strada che la percorreva era molto importante, collegando l'interno della Siria con la città di Tortosa (Tartus), e quindi con i porti del Mediterraneo, e giustificava perciò un costante monitoraggio dei passaggi verso la Contea di Tripoli. Nei primi anni dell' XI secolo il colle era stato fortificato dall'emiro di Aleppo, allo scopo di difendere il proprio territorio da eventuali invasori provenienti dalla costa, ma si trattava allora di una fortezza di piccole dimensioni, conosciuta come Husn al-Akrad o Castello Curdo, nome che in parte acquisì la nuova costruzione che la sostituì nello stesso luogo.
Nel
corso della prima crociata, che partì dall'Europa nel 1096 ed occupò
Gerusalemme nel 1099, il castello fu visitato da alcuni dei
partecipanti, tra cui Raimondo di Saint Gilles e Goffredo di
Buglione, ma sembra non fosse stato occupato stabilmente, cosa che
invece avvenne allorché gli equilibri di potere tra i crociati
furono stabiliti e si formarono le diverse realtà territoriali. Fu
allora che, in data imprecisata, il castello entrò a far parte dei possedimenti dei Conti di Tripoli. S'era attorno al 1100 e la
famiglia lo tenne per poco tempo, fino al 1144, quando lo cedette ai
Cavalieri Ospedalieri. Questi si incaricarono di difendere il
castello ed il territorio circostante dalle incursioni musulmane e
perciò ne rinforzarono subito le difese, soprattutto quelle della
fortezza interna.
Krak dei Cavalieri. Mura interne (foto Carlo Nicotra) |
Negli anni poi, fecero eseguire molti altri lavori
di rafforzamento ed ampliamento della struttura. Dopo la conquista di
Gerusalemme da parte di Saladino, avvenuta nel 1187, il castello
rimase ancora in mano ai Cavalieri che, nel 1202 dovettero provvedere
a dei lavori di ristrutturazione per riparare i danni provocati da un
forte terremoto. Fu in quell'occasione che fecero erigere la cinta
muraria esterna e le torri ed ampliarono il sistema di raccolta delle
acque che usufruiva anche di quelle piovane provenienti dalle
coperture. Tutto ciò, ovviamente, in vista di un eventuale lungo
assedio da parte dei nemici.
Krak dei Cavalieri. Interno (foto Carlo Nicotra) |
Ed in effetti il periodo che seguì vide
le forze cristiane in seria difficoltà, visti anche i risultati
delle due crociate che seguirono la prima. Nel periodo dell'avanzata
di mongoli e mamelucchi gli Ospedalieri rinforzarono ulteriormente il
castello, ma queste opere non servirono ad evitarne la conquista, nel
1271, da parte del sultano mamelucco Baybars, di origine egiziana,
che governò l'Egitto e la Siria dal 1260 al 1277. Dopo la conquista
la fortezza non perse d'importanza ed anzi, vennero costruite
ulteriori torri e vennero riparati i danni subiti nell'assedio. In
seguito il castello decadde. Fu restaurato dai francesi, dichiarato
Monumento di Francia nel 1945 e successivamente donato al regno di
Siria. Fa parte del Patrimonio mondiale dell'UNESCO.
La fortezza
Già
da lontano si nota la costruzione complessa, eretta sulla collina in
modo che i ripidi fianchi della stessa fungano da prima difesa.
Krak dei Cavalieri (foto Carlo Nicotra) |
Le mura interne sono divise da quelle esterne da un ampio fossato.
Krak dei Cavalieri. Fossato (foto Carlo Nicotra) |
La
torre sud-ovest porta lo stemma di Baybars raffigurante due leoni e
l'iscrizione con l'ordine dello stesso sultano di iniziare i lavori
di restauro della fortezza. Vicino alla torre passa l'acquedotto.
Al
castello si accede attraverso una porta che un tempo era difesa da un
ponte levatoio. Lunghe scalinate, percorribili a cavallo, conducono
all'interno.
Krak dei Cavalieri. Ingresso (foto Carlo Nicotra) |
Krak dei Cavalieri. Interno (foto Carlo Nicotra) |
La cerchia muraria interna è possente.
Krak dei Cavalieri. Mura interne (foto Carlo Nicotra) |
L'interno della fortezza
Si
accede alla Sala dei Pilastri dall'ampio cortile. L'interno presenta un'ampia sala a volta,
sostenuta da pilastri, adibita a mensa ed a magazzino di derrate
alimentari.
Krak dei Cavalieri. Sala dei pilastri. Esterno (foto Daniela Durissini) |
La
sala capitolare è preceduta da un portico in stile gotico. Accanto
alla sala un ampio salone, in fondo al quale si trova la cappella,
che fu trasformata in moschea.
Krak dei Cavalieri. Portico (foto Carlo Nicotra) |
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