Alda Merini (21 marzo 1931-1 novembre 2009)
Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera
(da Alda Merini, Sono nata il ventuno a primavera. Diario e nuove poesie, a cura di Piero Manni, San Cesario di Lecce, Piero Manni, 2005)
Alda Merini |
"Ella era di media statura e di straordinaria
bellezza, le sue movenze erano quelle di una
danzatrice al cospetto del sole.
La sua verginità era così materna che tutti i
figli del mondo avrebbero voluto confluire nelle
sue braccia.
Era aulente come una preghiera, provvida come
una matrona, era silenzio, preghiera e voce.
Ed era così casta e ombra, ed era così ombra
e luce, che su di lei si alternavano tutti gli equinozi di primavera"
(da Alda Merini, Magnificat. Un incontro con Maria, Milano, Frassinelli, 2002)
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